Un nuovo studio a favore del biologico ci informa che gli alimenti coltivati in modo naturale contengono meno cadmio rispetto ai prodotti convenzionali. Un ampio studio pubblicato dal British Journal of Nutrition ha raccolto i dati provenienti da centinaia di studi che comparavano i dati provenienti dalla comparazione tra agricoltura biologica e convenzionale.
Un nuovo studio a favore del biologico ci informa che gli alimenti coltivati in modo naturale contengono meno cadmio rispetto ai prodotti convenzionali. Un ampio studio pubblicato dal British Journal of Nutrition ha raccolto i dati e le informazioni sulla comparazione tra agricoltura biologica e convenzionale provenienti da centinaia di ricerche precedenti.
Gli esperti avevano già segnalato che gli alimenti bio presentano un maggior livello di antiossidanti e meno residui di pesticidi. Ora aggiungono che le coltivazioni che seguono il metodo biologico permettono di ottenere alimenti che contengono la metà del cadmio.
Gli esperti Mark F. McCarty e James J. DiNicolantonio hanno esplorato le implicazioni per la salute della riduzione dell’esposizione a questo metallo pesante attraverso la dieta in un documento pubblicato ancora una volta sul British Journal of Nutrition, che porta il titolo di “Are organically grown foods safer and more healthful than conventionally grown foods?”.
Il cadmio assunto attraverso l’alimentazione si accumula nell’organismo e alti livelli sono associati ad un più elevato rischio di malattie cardiovascolari e di cancro. Le persone con alti livelli di cadmio nelle urine presentano tassi di mortalità più elevati. I due esperti stimano che, abbassando l’esposizione a questo metallo pesante del 50%, il passaggio dall’agricoltura convenzionale a quella biologica potrebbe ridurre la mortalità totale del 20%.
L’esposizione al cadmio può essere dovuta anche al fumo e a motivazioni professionali, ma la dieta rappresenta la forma più importante. Questo metallo pesante, considerato una tossina, può essere presente anche in alimenti normalmente considerati sani, come gli ortaggi, le verdure e i cereali. Secondo gli esperti i vegani, che consumano una quantità maggiore di questi alimenti, sono a maggior rischio di esposizione al cadmio.
DiNicolantonio e McCarty ci informano che i vegani possono avere una concentrazione di cadmio nel sangue superiore agli onnivori. Ecco dunque che sorge spontanea la raccomandazione di scegliere il più possibile ortaggi e verdura bio, o comunque coltivata in modo naturale. Infatti, il livello di cadmio presente nelle piante riflette la composizione del terreno.
Gli esperti ci informano che sono 2 i fattori che determinano un aumento del cadmio negli alimenti: l’acidità del terreno e l’impiego di fertilizzanti e concimi di sintesi. Il compost e il letame utilizzati in agricoltura biologica secondo DiNicolantonio non soffrono di questo tipo di contaminazioni da metalli pesanti.
I due ricercatori tengono a precisare che non stanno suggerendo che i cibi coltivati convenzionalmente non siano sani, ma che l’agricoltura biologica permette di produrre cibo più sicuro e più sano. Infine, gli esperti sottolineano ancora una volta i benefici per l’ambiente e per la salute dell’agricoltura biologica e della dieta bio, in attesa di ulteriori ricerche al riguardo.
Marta Albè
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