Il mondo oggi celebra uno dei simboli più celebri della cucina italiana: la pizza. Ecco qualche curiosità legata al consumo di questo alimento che unisce tutti
È uno dei cibi italiani più famosi, amati e imitati al mondo, tanto da essere stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO (il 6 dicembre del 2017, giorno in cui si celebra l’arte dei pizzaiuoli napoletani). È simbolo di convivialità, di condivisione, di buon mangiare, e per molte famiglie ha un giorno della settimana dedicato.
Tonda o a pala, classica o innovativa, semplice o gourmet, da mangiare “a portafoglio” passeggiando per strada o comodamente seduti sul divano di casa mentre si guarda la partita: è la pizza, di cui oggi (17 gennaio) la giornata mondiale. La scelta del 17 gennaio come World Pizza Day non è casuale: la Chiesa Cattolica, infatti, celebra oggi Sant’Antonio Abate – protettore, oltre che degli animali, anche dei fornai e dei pizzaioli.
Una ricerca condotta da Eataly lo scorso anno fa ha provato ad esplorare il complesso tema del consumo della pizza in Italia che ha tenuto conto, nell’indagine, di alcuni parametri: tipo di pizza preferita, comportamenti di scelta, attenzione alla filiera degli ingredienti, la frequenza con cui la pizza viene consumata.
È emerso che, diversamente dal passato – quando la pizza veniva “demonizzata” in quanto alimento non adatto per chi vuole mantenersi in linea, ora questo alimento è diventato un vero e proprio comfort food e viene consumato spessissimo: una volta a settimana dall’86% degli italiani e due volte a settimana dal 40%. I principali consumatori sono i giovani (di età compresa fra i 18 e i 24 anni) che arrivano a consumarla talvolta anche tre volte alla settimana. Certamente anche le restrizioni dovute alla pandemia e l’impossibilità di uscire di casa e ritrovarsi in locali e ristoranti ha portato ad un aumento nel consumo della pizza.
Per quanto riguarda la filiera degli ingredienti, sempre più sono i consumatori attenti alla provenienza e alla qualità delle materie prime utilizzate: l’84% degli italiani è disposto a pagare di più per una pizza preparata con ingredienti di alta qualità, il 77% per ingredienti italiani e a filiera corta, il 66% per una lievitazione dell’impasto più lunga del normale (cosa che rende la pizza più digeribile), il 56% per l’utilizzo di ingredienti sostenibili o di farine provenienti da grani antichi.
La pizza preferita resta sempre quella tonda (scelta dal 76% degli italiani). Ciò che cambia e sorprende rispetto al passato è la voglia di sperimentare e assaggiare gusti sempre nuovi: infatti, se un tempo questo alimento era legato ad un consumo abitudinario, oggi circa il 45% degli italiani si dice propenso ad assaggiare gusti e ingredienti nuovi facendosi ispirare dal menu o dai consigli del pizzaiolo, soprattutto quando la pizza viene consumata al tavolo del ristorante. Insomma, in base alla serata e alla compagnia, buona parte dei consumatori sceglie la propria pizza al momento, mentre solo pochi (11%) optano sempre per la “solita pizza”.
Non resta altro modo per festeggiare il World Pizza Day se non quello di gustare una bella pizza, da soli o in compagnia, a casa o in ristorante. E se non la si vuole acquistare, ecco qui 10 consigli per fare in casa un impasto soffice e gustoso e qualche ricetta per preparare pizze che stupiranno anche il palato più esigente.
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