Vegetariani e celiaci, un binomio possibile? Che cos'è la celiachia e ne conosciamo veramente gli effetti? È conciliabile con la dieta vegetariana? A queste domande hanno provato a rispondere oggi, al Festival vegetariano, Stefano Martelossi, medico, responsabile di gastroenterologia e nutrizione alla clinica pediatrica «Burlo Garofolo» di Trieste, e Paolo Bianchini, biologo nutrizionista di Perugia
Vegetariani e celiaci, un binomio possibile? Che cos’è la celiachia e ne conosciamo veramente gli effetti? È conciliabile con la dieta vegetariana? A queste domande hanno provato a rispondere oggi, al Festival vegetariano di Gorizia, Stefano Martelossi, medico, responsabile di gastroenterologia e nutrizione alla clinica pediatrica «Burlo Garofolo» di Trieste, e Paolo Bianchini, biologo nutrizionista di Perugia.
Delle decine di persone presenti all’incontro, soltanto due si sono dichiarate celiache e ciò ha reso particolarmente utile l’intervento esplicativo del dott. Martelossi. Che cosa sono la celiachia, il glutine e perché l’uomo lo consuma se può recargli danno? «Il glutine, parte proteica del frumento, non è indispensabile per l’alimentazione. Tuttavia – illustra Martelossi – permette un’ottima lievitazione del pane». Le immediate conseguenze fisiologiche per le persone affette da celiachia sono gravi: accorciamento dei villi intestinali e malfunzionamento dell’intestino, che porta a gonfiore e diarrea.
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«Non è affatto semplice – aggiunge Martelossi – per un celiaco mantere una dieta priva di glutine, ancor prima che una dieta vegetariana o vegana». Infatti oggi giorno la celiachia è senza dubbio diventata una «malattia sociale», oltre che una patologia personale. È frequente, richiede una dieta rigorosa per tutta la vita e ha un forte impatto sociale: «Tutti noi socializziamo ogni giorno attraverso il cibo e il glutine è presente negli alimenti di base come pane, pasta, biscotti. Il glutine inoltre può avere un forte valore simbolico: la spiga di grano è il simbolo della fertilità, mentre l’ostia per la comunione contiene glutine. Un celiaco deve rinunciarvi totalmente. Non è facile da accettare».
«La dieta vegetariana – interviene Bianchini – può essere benefica anche per il celiaco: l’esclusione della carne, oltre che dei cereali, può portare alla scoperta di una enorme varietà di altri alimenti. Sia quelli naturalmente privi di glutine, sia quelli in cui il glutine è stato sostituito». Conoscere esattamente gli alimenti che un celiaco può consumare o meno diventa fondamentale. Esistono diversi cibi che contengono glutine anche se all’apparenza ne sono privi: formaggi spalmabili, hamburger, salsa di soia, ketchup, patatine e altri ancora. Per contro, molti altri prodotti alimentari che parrebbero contenere glutine in realtà ne sono privi: glutammato, coloranti, destrosio, maltodestrine, superalcolici. «Tuttavia – aggiunge Bianchini – a mio parere questi alimenti non andrebbero consumati in ogni caso, a prescindere dal glutine. In molti casi sono dannosi per la nostra salute e andrebbero esclusi dalla dieta. Di qualsiasi dieta si tratti».
Lorenzo Alberini
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