VegDay: oggi il primo mercoledi’ vegetariano (anche al Senato)

Oggi, 3 ottobre 2012, è il primo mercoledì vegetariano, promosso dalla LAV. Il primo VegDay è stato organizzato da parte dell’organizzazione animalista a proprie spese presso il ristorante del Senato. Al Parlamento è stato proposto un menù strettamente “veg”, cioè del tutto privo di derivati animali. Rinunciare alla carne (e ai derivati animali) anche solo per un giorno alla settimana, può rappresentare una scelta importante per la salvaguardia dell’ambiente, degli animali e del proprio benessere.

Oggi, 3 ottobre 2012, è il primo mercoledì vegetariano, promosso dalla LAV. Il primo VegDay è stato organizzato da parte dell’organizzazione animalista a proprie spese presso il ristorante del Senato. Al Parlamento è stato proposto un menù strettamente “veg”, cioè del tutto privo di derivati animali. Rinunciare alla carne (e ai derivati animali) anche solo per un giorno alla settimana, può rappresentare una scelta importante per la salvaguardia dell’ambiente, degli animali e del proprio benessere.

Negli Stati Uniti e nei Paesi Anglosassoni l’abitudine di rinunciare alla carne una volta alla settimana è già in voga da tempo grazie ad un’iniziativa denominata Meatless Monday – lunedì senza carne – di cui il vegetariano Paul McCartney è uno dei rappresentanti più illustri. Che scegliere un’alimentazione vegetariana o vegana sia importante per la salute, per il pianeta e per tutti gli esseri viventi, è ormai considerato un dato di fatto. L’Enpa tiene a sottolineare nuovamente il concetto proprio in questi giorni, nel corso della Settimana Vegetariana Mondiale, ricordando che, dal punto di vista della salute:

“I vegetariani hanno meno probabilità di ammalarsi di tumore rispetto a chi mangia carne. I risultati sono impressionanti: i vegetariani hanno il 45% di probabilità in meno di sviluppare il tumori del sangue (leucemia e altre patologie) e il 12% di probabilità in meno di manifestare un qualsiasi altro tipo di tumore. Chi consuma molta carne – due volte al giorno, per esempio (un panino col prosciutto a pranzo e una bistecca a cena) – vede aumentare del 35% il rischio di ammalarsi di cancro all’intestino”.

Modificare le nostre abitudini alimentari verso un’alimentazione che preveda un ricorso sempre minore alla carne ed ai suoi derivati, fino alla loro eliminazione, potrebbe rappresentare la soluzione al’iniqua distribuzione delle risorse alimentari. Secondo quanto comunicato da parte dell’Enpa:Solo il 20% della popolazione mondiale ha regolare accesso alle risorse alimentari, mentre il 26% della superficie terrestre è letteralmente invaso dagli allevamenti, ai quali è imputabile l’emissione del 18% dei gas serra, la distruzione di milioni di ettari di foreste e la perdita di biodiversità, nonché la produzione annua di 1.050 miliardi di tonnellate di deiezioni. I dati Onu al riguardo sono impressionanti: 900 milioni di persone soffrono la fame, mentre 2 miliardi sono da considerare malnutrite”.

A questo proposito, attraverso il VegDay, possibilità proposta anche in altri Paesi, come il Belgio e la California, che in Italia cade il mercoledì, la LAV intende sottolineare come preferire pasti vegetali almeno una volta alla settimana rappresenti una scelta altamente responsabile in merito all’enorme impatto ambientale che la produzione della carne ha sull’ambiente. Lo stile alimentare “veg” è salutare ed adottarlo almeno per un giorno può contribuire al miglioramento della nostra salute ed alla riduzione del nostro impatto ambientale, a partire dalla riduzione degli sprechi di ingenti quantità d’acqua necessarie per la produzione della carne.

Oggi i senatori di Palazzo Madama hanno la possibilità di scegliere un menù completamente vegetale, costituito da pietanze preparate con ingredienti di stagione e richiamando i piatti tradizionali della cucina italiana. Aderire spontaneamente al VegDay di oggi ed in seguito, almeno una volta alla settimana, sarà più semplice consultando le ricette proposte dalla LAV, per una alimentazione sana e amica del pianeta e degli animali, sulle pagine del sito web cambiamenu.it.

Marta Albè

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