Dopo caffé, pane e libri, ora si regala anche il succo vivo. Cos'è il succo vivo sospeso? Ispirata dalla meravigliosa tradizione napoletana del "caffè sospeso", lasciato già pagato per chi, magari, non può permettersene uno, la "catena del succo vivo sospeso" è una nuova iniziativa lanciata da Mangia la Foglia bio, l'ECOgastronomia vegetariana e vegana che ha recentemente aperto nel centro storico di Parma, in via Nino Bixio 17/A.
Dopo caffé, pane e libri, ora si regala anche il succo vivo. Cos’è il succo vivo sospeso? Ispirata dalla meravigliosa tradizione napoletana del “caffè sospeso”, lasciato già pagato per chi, magari, non può permettersene uno, la “catena del succo vivo sospeso” è una nuova iniziativa lanciata da Mangia la Foglia bio, l’ECOgastronomia vegetariana e vegana che ha recentemente aperto nel centro storico di Parma, in via Nino Bixio 17/A.
Si tratta di un’idea che potrebbe presto contagiare altre realtà in Italia. E anche il web, con l’hashtag #succovivosospeso. D’altronde è quello che è successo con i libri in sospeso, che da Milano si sono moltiplicati in tutto lo stivale. In questo caso il regalo che fa bene alla salute, perché il succo vivo è ottenuto esclusivamente con l’estrattore.
A differenza di frullatori e centrifughe l’estrattore permette di mantenere “vive” tutte le sostanze benefiche presenti nella frutta e negli ortaggi, a partire dalle vitamine e dai micronutrienti, che troppo spesso si perdono attraverso la cottura prolungata o l’ossidazione provocata dagli alti giri con cui questi elettrodomestici lavorano. Sì, perché non si frullano gli ingredienti, ma si spremono “a freddo” permettendo così di ottenere una bevanda compatta.
Perché pagare per qualcun’altro? Anche per ricevere emozioni positive. Il ricercatore Michael Norton, che ha scritto un libro dal titolo “Happy Money”, ha dimostrato in uno studio quanto sia importante imparare a spendere meglio i soldi per essere più felici. Ha consegnato dei soldi a due gruppi di persone.
Ad un gruppo veniva detto “spendili per te” e un altro “spendili ma per comprare qualcosa a qualcuno”. La differenza qual è? Il primo gruppo comprava delle cose e non era molto felice. Il secondo gruppo comprava delle “esperienze” con gli altri. L’essere umano, d’altronde, è un essere sociale e il fatto di poter condividere esperienze positive genera una tempesta biochimica di emozioni che sono antagoniste rispetto a quelle dello stress. E questo crea un circolo virtuoso. Non importa la cifra, che sia alta o bassa: è l’idea di poter far felice qualcuno che conta.
Roberta Ragni
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