La Commissione Europea ha autorizzato l'immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) quale nuovo alimento. La maggioranza degli italiani storce il naso ma sembra essere sempre più vicino il momento in cui troveremo insetti in diversi alimenti di uso comune
Gli italiani sembrano non essere pronti (e chissà se mai lo saranno) a quella sorta di transizione alimentare che però, giorno dopo giorno, è sempre più vicina. Parliamo del novel food e in particolare dell’inserimento di insetti e farina da essi ricavata all’interno di alimenti venduti nell’Ue.
Dopo i vermi della farina e le locuste ora, a gennaio 2023, la Commissione Ue ha autorizzato anche l’uso alimentare del grillo domestico in polvere.
A circa un anno dal via libera della Commissione, è stato pubblicato anche in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento di esecuzione (UE) 2023/5, ovvero l’autorizzazione ad immettere sul mercato la polvere parzialmente sgrassata ottenuta dall’intera Acheta domesticus (grillo domestico).
Questa autorizzazione, di fatto permetterà al nuovo alimento di entrare a tutti gli effetti all’interno del mercato alimentare dell’Ue. L’autorizzazione alla commercializzazione della farina di grillo da parte dell’azienda Cricket One Co è stata concessa dopo aver ottenuto il via libera da parte dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare.
Dove si troverà la farina di grillo
Se vi state chiedendo dove potrà essere utilizzata la farina di grillo, sappiate che l’elenco pubblicato nel regolamento Ue è molto lungo e comprende:
- pane
- panini multicereali
- cracker
- grissini
- barrette ai cereali
- premiscele secche per prodotti da forno
- biscotti
- prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita
- salse
- prodotti trasformati a base di patate
- piatti a base di leguminose e di verdure
- pizza
- prodotti a base di pasta
- siero di latte in polvere
- prodotti sostitutivi della carne
- minestre
- minestre concentrate o in polvere
- snack a base di farina di granturco
- bevande tipo birra
- prodotti a base di cioccolato
- frutta a guscio e semi oleosi
- snack diversi dalle patatine
- preparati a base di carne
Nel frattempo, sono già in commercio in Italia le prime patatine con farina di insetti.
Diversi studi hanno mostrato che, per il futuro del pianeta e per combattere la fame nel mondo, gli insetti sono una buona soluzione alimentare. Sembra difficile però convincere i consumatori, in particolare quelli italiani, molto legati alle proprie tradizioni culinarie.
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Fonte: European Commission
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