Avete mai sentito parlare della scagliola? Forse la conoscete come becchime per gli uccellini o come ingrediente per il mangime dei polli, ma si tratta probabilmente di un alimento da rivalutare per l'alimentazione umana, visti i suoi benefici.
Avete mai sentito parlare della scagliola? Forse la conoscete come becchime per gli uccellini o come ingrediente per il mangime dei polli, ma si tratta probabilmente di un alimento da rivalutare per l’alimentazione umana, visti i suoi benefici.
La scagliola è conosciuta anche con il nome di alpiste. Il suo nome scientifico è Phalaris canariensis. I semi di scagliola sono considerati un alimento e un rimedio naturale molto potente in quanto sarebbero in grado di aiutare il nostro organismo ad eliminare il grasso in eccesso per via del loro contenuto di enzimi benefici, tra cui troviamo la lipasi.
I semi di scagliola sono ricchi di proteine e di fibre. Facilitano la digestione e hanno proprietà antinfiammatorie di cui beneficiano soprattutto i reni, il fegato e il pancreas. La pianta della scagliola è originaria delle isole Canarie e fa parte della famiglia delle graminacee. Ha fiori disposti in spighe e i suoi frutti sono semi avvolti in un piccolo guscio.
Sono proprio i semi di questa pianta ad entrare a fare parte della composizione del becchime e, volendo, dell’alimentazione umana e dei relativi rimedi naturali. La scagliola è una fonte di calcio, magnesio e acido folico.
I semi di scagliola vengono ridotti in polvere per produrre un integratore naturale (chiamato polvere di alpiste o farina di alpiste) che viene consigliato per abbassare la pressione sanguigna e per favorire il dimagrimento. La polvere di scagliola può essere disciolta facilmente in acqua o in altre bevande per favorirne l’assunzione.
La scagliola sotto forma di integratore ha però alcune controindicazioni che riguardano chi soffre di insufficienza renale o di altri problemi ai reni e chi è affetto da colon irritabile, diverticolite e morbo di Crohn, per via dell’elevato contenuto di fibre del prodotto.
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I semi di scagliola vengono inoltre utilizzati per preparare un latte vegetale, chiamato latte di scagliola, a cui vengono attribuite numerose proprietà benefiche: abbassamento della pressione, riduzione del colesterolo, dimagrimento, disintossicazione dell’organismo e protezione del fegato.
Come preparare il latte di scagliola
Secondo la ricetta, per preparare il latte di scagliola basta lasciare in ammollo 5 cucchiai di semi di scagliola in 1 litro d’acqua per tutta la notte (o per 8 ore). Trascorso il tempo di riposo, si centrifuga il tutto per ottenere un latte privo di residui di semi e di bucce. Meglio filtrare il latte con un colino. Si può anche sostituire l’acqua dell’ammollo con altra acqua prima di iniziare la preparazione del latte di scagliola o latte di alpiste.
Per la preparazione del latte di scagliola è inoltre indicato l’utilizzo della macchina per il latte di soia. Le bucce dei semi di scagliola potrebbero causare infiammazione intestinale o altri disturbi, per questo bisogna ottenere un latte puro e privo di residui. Qui ulteriori indicazioni.
Dove trovare la scagliola
È necessario acquistare semi di scagliola adatti all’alimentazione umana (non becchime per uccellini, quindi). Online trovate i semi di scagliola (o semi di alpiste) adatti a preparare il latte vegetale ed è disponibile anche l’integratore a base di polvere di scagliola (o polvere di alpiste).
Per maggiori informazioni sulla scagliola, sui suoi benefici e utilizzi vi consigliamo di consultare il vostro erborista di fiducia.
Avevate già sentito parlare della scagliola e dei suoi benefici?
Marta Albè
Fonte foto: Eldiariodelanena
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