Un abito fatto di foglie di lattuga e di cavolo per porre un freno al consumo di carne in Cina e per dire basta gli allevamenti intensivi
Una collana fatta di peperoncino rosso, un braccialetto fatto di pomodorini, e una spettacolare abito lungo con tanto di coda a sirena fatto di foglie di lattuga e di cavolo. Non è l’ultima tendenza offerta della moda ma fa parte della campagna “Save a cow” del gruppo animalista Peta a favore del trattamento etico degli animali.
Indossato dall’affascinante attrice cinese Gao Yuanyuan, l’abito è un invito a rinunciare alla carne, prediligendo la dieta vegetariana. La Cina, infatti, che da tempo aveva basato la propria alimentazione sui vegetali, con il progresso economico e il benessere ha perso la buona abitudine, cominciando a mangiare più carne, e allineandosi in questo, ai paesi industrializzati. Oggi, in media, ogni persona ne consuma 55 kg all’anno.
Inoltre, secondo Jason Baker, esponente della Peta, il consumo di carne in Cina è quadruplicato negli ultimi quattro decenni, recando con sé una serie di problemi di salute. “Il consumo pro capite è ancora inferiore rispetto al mondo occidentale, ma sta cambiando” sottolineando il fatto che anche in Cina si cominciano a notare gli allevamenti intensivi.
Continua Baker: “Abbiamo lavorato sulla campagna con altre celebrità indossando bikini e abiti fatti di lattuga, ma questa è la prima volta che abbiamo avuto una celebrità Cinese, che propone in un abito in lattuga. Per garantire che le verdure rimangano fresche e frizzanti durante il servizio fotografico e per ottenere i migliori risultati, abbiamo assunto cinque sarti per lavorare sull’abito”.
La stessa Yuanyuan si è data all’alimentazione vegetariana da un paio d’anni. “Da quando sono vegetariana, mi sento molto più leggera” ha detto l’attrice. “Quando ho iniziato la dieta vegetariana, non ero abituata e così ho mangiato cibi amidacei in grandi quantità, e ho preso un po’ di chili. Eppure, mi sentivo molto più energica. All’inizio, – prosegue – avevo solo una vaga idea della dieta, ma dopo, ho iniziato a mangiare in maniera più sana. Ho letto anche molti libri correlati”.
Convertita anche lei, vestita di verde, testimonial esemplare della lotta contro il consumo eccessivo di carne.
Francesca Mancuso