Per combattere gli sprechi alimentari, un ristorante alla moda di Barcellona ha lanciato l’iniziativa una tantum #gastrorecup: per una sera, la chef Ada Parellada e il suo team hanno creato un menu completo utilizzando esclusivamente prodotti e materie prime destinati al cassonetto. Il costo della cena? 4 euro, bevande escluse.
Per combattere gli sprechi alimentari, un ristorante alla moda di Barcellona ha lanciato l’iniziativa una tantum #gastrorecup: per una sera, la chef Ada Parellada e il suo team hanno creato un menu completo utilizzando esclusivamente prodotti e materie prime destinati al cassonetto. Il costo della cena? 4 euro, bevande escluse.
Ogni sera, panetterie, supermercati, pasticcerie e negozi di alimentari gettano via un numero enorme di prodotti: in genere, si tratta di alimenti che stanno per scadere o che non hanno un aspetto sufficientemente bello o regolare, in grado di renderli appetibili agli occhi del consumatori. Basta un’ammaccatura, ad esempio, e un frutto o un ortaggio rischia di finire dritto nel cestino, invece che in tavola.
Secondo le stime, nella sola Spagna si producono ogni anno 385 milioni di chili di rifiuti alimentari, una quantità sufficiente a nutrire ben 12 milioni di persone. La maggior parte degli sprechi si consuma nelle case (42%), e, a seguire, nell’industria (39%), nei ristoranti (14%) e nella distribuzione (5%). E, anche se le cifre e le percentuali possono variare, lo stesso avviene in altri Paesi occidentali, come l’Italia. In un mondo dominato dalle disuguaglianze, in cui milioni di persone soffrono la fame, è doveroso e urgente porre un freno a questo sperpero di risorse, di beni e di denaro.
Mentre la Francia ha recentemente approvato una legge che viete ai grandi supermercati di gettare via il cibo invenduto, una chef catalana, Ada Parellada, ha deciso di fare la propria parte nella lotta agli sprechi lanciando una campagna a favore di un consumo più consapevole e cominciando proprio dal suo ristorante, il Semproniana di Barcellona.
Lo scorso 16 febbraio il locale ha organizzato una serata speciale, in cui i clienti hanno potuto gustare un raffinato menu interamente realizzato con alimenti che, sulla base di una prassi consolidata nel mondo della distribuzione e della ristorazione, erano destinati a finire nel cestino dei rifiuti.
Nei giorni precedenti la serata, Parellada e il suo team hanno visitato mercati, supermercati e panetterie e hanno contattato i propri fornitori: a tutti hanno chiesto di non gettare via il cibo invenduto – nella maggior parte dei casi, frutta e verdura di forme irregolari o con dei difetti, alimenti vicini alla scadenza e tagli di carne o di pesce considerati poco pregiati – ma di darlo al Semproniana.
Con questi ingredienti, la chef ha realizzato un menu di dieci portate, con cinque primi e cinque secondi, e di quattro dessert.
“Il nostro sistema alimentare è marcio.” – ha spiegato Ada Parellada a El Pais – “[…] Parliamo di prodotti che non hanno più una vita utile dal punto di vista commerciale, ma che sono ottimi dal punto di vista nutrizionale. E il mio obiettivo è di dimostrare che lo sono anche organoletticamente e gastronomicamente.”
Tutte le persone che hanno deciso di presentarsi al ristorante per gustare il menu a base di scarti sono stati invitati a commentare su Twitter, utilizzando l’hashtag #gastrorecup: in questo modo, Parellada e il suo team sperano che l’idea possa diffondersi sui social media, spingendo altri ristoratori a fare altrettanto e creando, poco a poco, un movimento anti-sprechi.
D’altra parte, Parellada è convinta che l’unico modo per ridurre la quantità di rifiuti alimentari che generiamo quotidianamente sia proprio la consapevolezza: dei produttori, dei distributori e, soprattutto, di noi consumatori.
Lisa Vagnozzi
Photo Credits: Ada Parellada/Semproniana
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