Un ristorante dotato di una sala sensoriale per i bambini autistici ha aperto nel New Jersey, Stati Uniti. Un luogo che vuole essere un punto di riferimento per tutte le famiglie che, alle prese con l'autismo, spesso non possono andare a mangiare fuori in tranquillità a causa dell'ambiente troppo affollato, rumoroso e inadatto dei tradizionali ristoranti.
Un ristorante dotato di una sala sensoriale per i bambini autistici ha aperto nel New Jersey, Stati Uniti. Un luogo che vuole essere un punto di riferimento per tutte le famiglie che, alle prese con l’autismo, spesso non possono andare a mangiare fuori in tranquillità a causa dell’ambiente troppo affollato, rumoroso e inadatto dei tradizionali ristoranti.
Laura e Tony Rivoli sono due ristoratori di professione, qualche anno fa hanno chiuso il loro ristorante ma ora ne hanno appena inaugurato un altro che vanta una particolarità molto interessante, appunto una sala sensoriale dedicata ai bambini affetti da autismo.
L’idea è nata qualche mese fa mentre Tony lavorava al tanto atteso bar e ristorante che ha aperto pochi giorni fa su Hooper Avenue a Tom’s River nel New Jersey (non lontano da un altro ristorante di cui abbiamo parlato, quello di Jon Bon Jovi). La figlia e comproprietaria Monica Hmielewski ha un figlio di 6 anni, Chase, autistico.
Padre e figlia hanno notato che Chase si era trovato il suo posto ideale in una stanza laterale destinata a feste private e in quell’ambiente più tranquillo, più buio e più accogliente appariva molto calmo e rilassato.
Spesso infatti le persone affette da autismo in locali affollati e nei classici ristoranti sono sottoposti ad un sovraccarico sensoriale fatto di suoni, odori, persone e oggetti che non sono in grado di filtrare e che di conseguenza li fa diventare agitati e suscettibili. Tante famiglie, per questo, non vanno mai fuori a mangiare.
Considerando tutto ciò, i gestori hanno pensato che poteva essere una buona soluzione per Chase, e gli altri bambini affetti dalla stessa problematica, realizzare una sala da pranzo sensoriale dove mangiare in tranquillità.
La sala, chiamata in onore di Chase “Chase’s friends zone” e lanciata sui social con l’ hashtag #CHASEingdreams, dovrebbe essere pronta per l’inizio di novembre e potrà ospitare circa 45 persone. Ogni suo aspetto, dall’illuminazione al menu, è progettato per rendere più semplice mangiare fuori per chi è affetto da autismo ma anche per le loro famiglie e gli amici.
La speciale sala da pranzo, accessibile tramite un ingresso privato, sarà dotata di un’illuminazione rilassante, una zona senza tavoli, un menu visivo su cui verrà rappresentato il cibo e iPad per i bambini con cui ordinare. Il menu includerà anche opzioni senza glutine e latticini.
Tutti i server saranno certificati sensorialmente da KultureCity, un’organizzazione no profit specializzata nell’inclusione per le persone con autismo. Tony Rivoli ha anche dichiarato che intende assumere persone con esigenze speciali per gestire i tavoli.
La figlia maggiore di Kruger, Kelsey, è un’artista e ha in programma di decorare una parete con un “albero” con pezzi di puzzle che rappresentano le foglie su cui poi saranno messi tutti i nomi dei bambini con autismo ospiti del ristorante.
Hmielewski ha anche affermato che il 20% dei proventi ottenuti grazie alla stanza sensoriale andranno a un fondo amministrato da un’organizzazione no profit, molto probabilmente Hometown Heroes of Toms River, per aiutare le famiglie di bambini con bisogni speciali.
La famiglia ha in programma infine di organizzare eventi speciali nella stanza, tra cui feste di pittura, serate di bingo e incontri con un terapista musicale.
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Francesca Biagioli