Produrre birra artigianale: le cose buone si bevono

Fare la birra da soli in casa è un modo semplice, economico e naturale per avere birra sicura e la soddisfazione di averla fatta noi.

Pizza e birra non sarà più lo stesso menu, se a produrre la birra, ci pensi tu. Non è il nuovo slogan di una campagna ecosostenibile, ma dovete solo immaginare lo stupore e la meraviglia, i complimenti e la soddisfazione, quando tirerai fuori una bottiglia con la tua etichetta. “Pina’s” “Mario’s stout”, la stagione primavera-estate dei tuoi inviti non sarà più la stessa.

Ma è costosa la birra fatta in casa ? È sicura ? È buona ?? Proviamo a fugare tutti i dubbi.

Innanzitutto, la produzione è semplice. In commercio esistono dei kit tutto compreso e pronti all’uso. Alcuni contengono anche gli ingredienti necessari e le ricette per fare i diversi tipi di birra: la bionda (lager o pils), quelle più scure (stout o abbazia) o scure del tutto (guiness). I kit si trovano in negozi specializzati o nella grande distribuzione del fai-da-te, al costo di circa 50 €, oppure on line. L’alternativa è acquistare l’occorrente separatamente (bidone, densimetro, ecc.), con un po’ di risparmio.

Un kit di fermentazione per produrre la birra in casa

 

È buona. È ottima. Sarà per la soddisfazione di farla da soli, ma chi ha provato la birra fatta in casa è entusiasta. Noi diciamo che uno dei motivi per cui la sensazione è che sia più buona, è per la corretta conservazione, e per il tempo giusto del consumo. Una birra andrebbe consumata dopo circa 100 giorni dal suo imbottigliamento, inoltre il caldo altera le proprietà organolettiche. La propria birra sarà certamente seguita di più di una birra acquistata su uno scaffale. Un consiglio su come versarla, non avendo l’occorrente per la spillatura: inclina il bicchiere e versa piano, per poi accelerare il flusso e contemporaneamente riporta il bicchiere in verticale. Un bicchiere di birra deve avere due dita di schiuma, non di più.

Non è costosa, anzi. A patto però che si dia seguito ai primi litri prodotti. Se si compra il kit, si produce la prima birra e poi si lascia in cantina, allora è meglio, molto meglio, non procedere affatto. Diciamo che dopo 250 bottiglie, il kit è ripagato.

È sicura. Anche se io non la berrei mai a casa dal mio peggior nemico, e forse neanche un caffè, la birra fai-da-te è sicura, a patto che si seguano le semplici istruzioni alla lettera, e non si utilizzino ingredienti nocivi. Ingredienti, ricordiamolo, del tutto naturali: acqua, malto, luppolo e lievito. Se si gradiscono, alcuni aromi naturali. È meno sicura se sotto ai boccali non si tengono i sottobicchieri, la moglie potrebbe adirarsi; ma questo anche con una birra acquistata no ?

Non è faticoso farla. La preparazione prende un pomeriggio/giornata; divertente anche con i bambini intorno. Si possono realizzare tutti i tipi di birra oggi sugli scaffali, e dopo un po’ di studio e di esperienza, si può anche riuscire a trovare una propria “strada birraia”. Per qualcuno è diventato anche un lavoro, un business, perché rimane sempre la comodità dei più di acquistarla già pronta, buona e fresca. Ma senza la propria etichetta.

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