Polpette di carne "non carne", in altre parole vegetali. Sbarcano per la prima volta in Italia quelle di Beyond Meat, l’azienda californiana che ha creato la “100% plant-based meat” ottenuta dalle proteine dei piselli
Polpette di carne “non carne”, in altre parole vegetali. Sbarcano per la prima volta in Italia quelle di Beyond Meat, l’azienda californiana che ha creato la “100% plant-based meat” ottenuta dalle proteine dei piselli.
Le polpette saranno disponibili anche nel nostro paese grazie a Viviana Veronesi, fondatrice del bistrot Paulpetta.
Nata negli Sati Uniti, la cosiddetta carne “non carne” di Beyond Meat ha fatto molto discutere e ha diviso chi l’ha assaggiata. E adesso sotto forma di polpette è arrivata anche in Italia, precisamente a Monza, nel primo bistrot nostrano che propone un menù unicamente composto di queste specialità.
Da Paulpetta infatti è possibile gustarne varie tipologie: le Libanesi, le India, le Messicane, le Greche, le Brooklyn e gli americanissimi “spaghetti meatballs”, ma anche le Persiane, le Crucche e naturalmente le Italy, comunissime polpette vegetali al sugo ma utilizzando la carne vegetale.
Le “Beyond Polpette” ribattezzate LA, il cui nome s’ispira alla sede californiana di Beyond Meat a Los Angeles, contengono infatti solo proteine di pisello, succo di barbabietola e olio di cocco.
Secondo gli ideatori, la materia prima con cui vengono preparate permette di ridurre il consumo di acqua del 99%, quello di suolo del 93% e quello di energia del 50%, senza contare l’abbattimento delle emissioni di gas serra (-90%) rispetto a quelle prodotte con l’allevamento degli animale. A livello nutrizionale, non contengono glutine, soia e OGM.
“Paulpetta apre nel 2015 con un menù che fin da subito si differenzia per la sua offerta connotata principalmente dal gusto internazionale e da un richiamo forte con le origini, che pone sempre l’attenzione alla salute del Pianeta, perché partendo da un singolo progetto si possa espandere il concetto di consumo etico e consapevole. Per questa ragione abbiamo fortemente voluto la carne vegetale di Beyond Meat perché ci pare uno splendido punto di partenza per una ri-evoluzione in campo alimentare. Un prodotto eccezionale che consente quindi una riduzione del consumo di carne animale e un successivo ridimensionamento di allevamenti intensivi e, di conseguenza, delle emissioni di CO2 nell’atmosfera” spiega Viviana Veronesi.
Non sappiamo ancora se le polpette di Beyond Meat faranno breccia nel cuore degli italiani, vegetariani e non.
Probabilmente tra qualche anno non potremo neanche chiamarle così visto che l’Europa ha approvato nuove norme che vieteranno l’utilizzo di nomi utilizzati per piatti a base di carne per alimenti vegetali. Palle o sfere vegetali, come vi suona?
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Francesca Mancuso