Avete mai sentito parlare della pitaya? Si tratta di un frutto esotico molto particolare e noto anche come dragon fruit. Scopriamo tutte le proprietà e gli usi di questo alimento.
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Non si trova facilmente nei nostri mercati ma è decisamente più facile scovarla nei negozi che vendono alimenti, frutta e verdura di paesi lontani. Parliamo della pitaya, un frutto dall’aspetto decisamente caratteristico e dalle interessanti proprietà, conosciuto anche come Dragon fruit, frutto del drago.
Nonostante la pitaya sia originaria del continente americano è oggi particolarmente diffusa anche in Cina e più in generale in Asia e nei paesi tropicali dove vi è un clima adatto alla sua crescita. Il frutto che produce questa pianta grassa ricorda vagamente il fico d’india e internamente il kiwi.
Si caratterizza per avere un colore molto sgargiante, la sua parte esterna è infatti fucsia, squamosa e con delle parti verdi mentre l’interno è bianco e polposo tempestato di numerosi semini neri. Questa è la tipologia di pitaya più comune ma ci sono in realtà altre specie di pitaya, una che ha la polpa rossa e un’altra con la buccia gialla.
La pitaya può essere più o meno grande, il peso di un frutto oscilla infatti tra i 150 e 600 grammi. La forma ricorda un po’ la pera, il sapore è delicato, dolce al punto giusto e la consistenza è morbida.
Pitaya, proprietà
Data la composizione nutrizionale della pitaya, non stupisce che offra una gamma molto ampia di benefici per la salute che possiamo riassumere così:
- Antiossidante: il contenuto in antiossidanti di questo frutto è simile a quello delle bacche di acai, per questo il dragon fruit viene spesso considerato un super food.
- Digestione: grazie alla presenza cospicua di fibre, i frutti del drago favoriscono la digestione e aiutano in caso di stitichezza.
- Riduce il colesterolo: grazie ai grassi monoinsaturi presenti in questo frutto, la pitaya aiuta la salute del cuore contribuendo a ridurre i livelli di colesterolo.
- Vantaggi per il diabete: il consumo regolare di frutti del drago è legato a una riduzione dei livelli di zucchero nel sangue, il che è vantaggioso per i diabetici di tipo 2 e per i prediabetici.
- Perdita di peso: sempre grazie alla ricchezza in fibre che favoriscono il senso di sazietà e aiutano a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, questi frutti sono alleati di chi sta a dieta.
- Antinfiammatorio: i principi attivi della pitaya le conferiscono potenti proprietà antinfiammatorie che possono aiutare ad esempio chi soffre di artrite.
- Aiuta il sistema immunitario e il livello energetico: grazie alla sua composizione nutrizionale questo frutto offre sostegno al sistema immunitario e aiuta anche a mantenere alto il livello di energia dell’organismo.
- Previene l’anemia: grazie alla ricchezza di ferro e di vitamina C (che come sappiamo ne favorisce l’assimilazione), la pitaya aiuta a contrastare l’anemia.
- Stimola la rigenerazione cellulare: questi frutti aiutano le cellule a riprodursi al meglio e accelerano la guarigione di ferite e lesioni.
Pitaya, valori nutrizionali e calorie
Una pitaya contiene in media circa 60 calorie e i valori nutrizionali di questo frutto sono molto interessati. È infatti ricco di vitamine (tra cui la vitamina C, B1, B2 e B3) e minerali come calcio, ferro, magnesio e fosforo. È anche una buona fonte di acidi grassi essenziali oltre che di fibre e proteine.
Questo i nutrienti presenti in 100 grammi di frutto:
- Acqua 87 g
- Proteine 1,1 g
- Grasso 0,4 g
- Carboidrati 11,0 g
- Fibra 3 g
- Vitamina B1 (tiamina) 0,04 mg
- Vitamina B2 (riboflavina) 0,05 mg
- Vitamina B3 (niacina) 0,16 mg
- Vitamina C (acido ascorbico) 20,5 mg
- Calcio (Ca) 8,5 mg
- Ferro (Fe) 1,9 mg
- Fosforo (P) 22,5 mg
Pitaya: come si mangia il dragon fruit?
La pitaya si mangia così com’è eliminando semplicemente la buccia esterna o tagliandola a metà e gustandola con l’aiuto di un cucchiaino un po’ come si farebbe con un kiwi.
C’è anche chi la serve addolcita con un po’ di zucchero e arricchita con succo di limone o all’interno di macedonie di frutta ma si presta anche alla realizzazione di dolci, cocktail, frullati e bevande come ad esempio l’ “agua de pitaya”.
Nei paesi asiatici è protagonista di numerosi piatti in cui vengono serviti anche i fiori della pianta usati come contorno a piatti di pesce e carne o in pietanze tipiche della tradizione. La stessa polpa può anche essere bollita, cotta al vapore o scottata in padella ed essere poi accostata a piatti salati.
Esiste poi la polvere secca di dragon fruit che può essere aggiunta all’interno di succhi ed estratti fai da te. Si può inserire anche all’interno di muesli, yogurt o dessert crudi per arricchirli e migliorare il loro apporto nutrizionale.
Potete trovare anche pitaya essiccata che può rivelarsi un ottimo spuntino di metà mattina o metà pomeriggio.
Di questo frutto non si getta via neppure la buccia da cui si può ricavare della marmellata oppure si può utilizzare per preparare una tisana.
Esistono infine, per chi vuole fare di questo frutto un vero e proprio rimedio naturale nel trattamento di alcuni disturbi, veri e propri integratori a base di pitaya disponibili in compresse.
Pitaya: usare il dragon fruit per la bellezza e la cura del corpo
Molte persone utilizzano la polpa di pitaya in creme e ricette fai da te per combattere l’acne, la pelle congestionata o per lenire le scottature. Gli antiossidanti del dragon fruit, infatti, aiutano a combattere i segni dell’invecchiamento riducendo gli effetti dannosi dei radicali liberi nel corpo e aiutano a lenire diverse problematiche della pelle. Essendo poi ricchi in vitamina C, questi frutti favoriscono anche una pelle più luminosa e giovane.
Mangiando il dragon fruit fresco o aggiungendo polvere di estratto alla propria dieta quotidiana si aiuta inoltre a mantenere i capelli nutriti e sani, migliorando la consistenza e ridonandogli lucentezza.
A parte il frutto, anche la buccia del frutto del drago si rivela utile in alcune formulazioni farmaceutiche, cosmetiche e nutraceutiche.
Pitaya, dove trovarla?
Come abbiamo già detto è praticamente impossibile trovare la pitaya nei comuni supermercati ma decisamente più semplice trovarla nei mercati o nei negozi di alimenti esotici ed etnici. La versione essiccata, la polvere e gli integratori di dragon fruit sono disponibili anche online (linkaffiliazione).
Controindicazioni della Pitaya
La pitaya non presenta in realtà grandi controindicazioni, solo eventuali e rare allergie al frutto. Come sempre non bisogna eccedere nel consumo di nessun alimento, in questo caso si potrebbe avere ad esempio un forte effetto lassativo.
Se notate una colorazione che tende al rosato dell’urina e delle feci dopo il consumo di questo frutto non vi preoccupate, ne sono responsabili alcuni principi attivi presenti nel dragon fruit e tutto tornerà alla normalità nel giro di un paio di giorni.
Curiosità sulla Pitaya
La leggenda vuole che i frutti noti con il nome di pitaya siano in realtà uova di drago (per questo è conosciuta anche come dragon fruit). La buccia di questo frutto, che si caratterizza per avere delle squame simili proprio a quelle di un drago, ha contribuito ad associare il frutto a questo animale mitologico.
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