Phasis ed Auso: vini biologici senza solfiti per il “con (senso)” di tutti

Finalmente una buona notizia per chi è allergico ai solfiti o per chi sceglie prodotti esclusivamente naturali! In questi giorni sono stati lanciati sul mercato due nuovi vini privi di sostanze chimiche, che prevedono l’uso esclusivo di antiossidanti naturali. È questo il risultato del progetto del viti-enologo Sergio Pappalardo, che sta registrando un grande successo di pubblico grazie al suo “con(senso)wine”, che esclude radicalmente l’uso di sostanze chimiche nella produzione dei vini.

Finalmente una buona notizia per chi è allergico ai solfiti o per chi sceglie prodotti esclusivamente naturali! In questi giorni sono stati lanciati sul mercato due nuovi vini privi di sostanze chimiche, che prevedono l’uso esclusivo di antiossidanti naturali. È questo il risultato del progetto del viti-enologo Sergio Pappalardo, che sta registrando un grande successo di pubblico grazie al suo “con(senso)wine”, che esclude radicalmente l’uso di sostanze chimiche nella produzione dei vini.

Pappalardo, da sempre appassionato del biologico e del biodinamico, ha deciso di applicare i principi chiave del vivere sano e naturale al settore vinicolo.

Siamo sempre stati abituati ad associare vini prodotti senza l’aggiunta di solfiti, – ha commentato – a vini con invecchiamenti precoci, con profumi e sapori comuni a tutti i prodotti ossidati e con la perdita delle caratteristiche organolettiche varietali e territoriali. Troppo spesso si pensa che produrre vini senza utilizzare solfiti, faccia perdere un concreto supporto ai profumi primari, ma sono convinto che sia una conseguenza della mancanza di esperienza nella produzione di questi vini sostenuta dalle nuove biotecnologie”.

Un esempio? L’azienda vinicola Tenute del Fasanella, realtà produttiva degli Alburni, in provincia di Salerno, che ha sposato interamente il suo nuovo progetto bio. Grazie a questa iniziativa e al coinvolgimento diretto della tenuta, il progetto garantisce l’uso di prodotti naturali dalla vigna alla bottiglia, per garantire il benessere della pianta e del consumatore.

Nella produzione dell’Auso, un blend di Aglianico e Primitivo IGP Paestum, sono riuscito ad ottenere molto di più rispetto agli scorsi anni. Inoltre con il consumo di questi vini – oltre ad evitare i solfiti – assumiamo un potenziale di antiossidanti indispensabile per fronteggiare i livelli di stress attuali che portano alla produzione – sempre maggiore – di radicali liberi”.

Insomma, i vini del progetto Con(senso) wine, oltre ad essere sani e bio fanno anche bene contro l’invecchiamento!

Verdiana Amorosi

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