Pesce scaduto nel 2010, rietichettato e pronto per essere venduto: sequestrate 80 tonnellate

Pesce scaduto addirittura 8 anni fa, nel 2010, ma rietichettato e pronto a finire sulle nostre tavole. Una maxi operazione della Guardia Costiera chiamata “Confine illegale"ha portato al sequestro di 80 tonnellate di prodotti ittici

Pesce scaduto addirittura 8 anni fa, nel 2010, ma rietichettato e pronto a finire sulle nostre tavole. Una maxi operazione della Guardia Costiera chiamata “Confine illegale” ha portato al sequestro di 80 tonnellate di prodotti ittici.

Cifre che fanno paura, emerse dai controlli ancora in corso effettuati dalla Capitaneria di Porto in tutta Italia da novembre.

“Nel periodo in cui è massima la commercializzazione di prodotti originati dall’attività di pesca, il Ministero delle politiche agricole Centinaio, ha chiesto uno sforzo supplementare agli uomini e donne della Guardia costiera” si legge sul sito ufficiale.

I risultati sono a dir poco inquietanti. Sono state sequestrate oltre oltre 80 tonnellate di pesce ed elevate 700 sanzioni sia penali che amministrative per circa 1,5 milione di euro. Arrestate anche 7 persone.

Come riportato dall’Agi, nel mix sequestrato c’era anche pesce scaduto nel 2010, spacchettato, rietichettato e pronto per essere venduto a ignari consumatori in vista delle feste natalizie. Il sequestro, in questo caso, ha avuto luogo in alcuni depositi di Bisceglie, in Puglia.

Non è andata meglio in Sicilia, dove nei depositi di Sciacca, Porto Empedocle e Palermo è stato trovato pesce scaduto nel 2013.

Quella in corso è “un’azione di contrasto decisa nei confronti di chi agisce in modo fraudolento a danno degli operatori onesti e a discapito dei consumatori, con lo scopo di sostenere il comparto pesca nazionale e assicurare ai consumatori l’acquisto di prodotti certificati e di qualità” prosegue la Guardia Costiera.

Se si considerano tutti i numeri relativi al 2018, la Guardia costiera ha condotto circa 120 mila verifiche, sia in mare che lungo la filiera commerciale del pesce on oltre 5.600 sanzioni tra amministrative e penali per un importo di circa 11,5 milioni di euro e il sequestro di oltre 400 tonnellate di prodotto proveniente, per un terzo, da piattaforme logistiche e centri all’ingrosso che commerciano principalmente prodotto non nazionale.

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Francesca Mancuso

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