E’, forse, il simbolo per eccellenza della Pasqua. Nella cristianità, infatti, rappresenta lo Spirito Santo. Il fatto perché sia diventato anche un dolce del periodo religioso è, però, decisamente poco spirituale: sembrerebbe, infatti, che dietro a questo ci sia stata la semplice e commerciale volontà di una nota industria italiana che, volendo cercare un corrispettivo per il panettone, decise di produrre una torta a forma di colomba. Proprio per questa ragione, allora, sembrerebbe quanto mai giusto darle perlomeno un tocco di eco sostenibilità, provando ad acquistare sul mercato dolciario quelle colombe che oltre ad essere buone siano ad impatto limitato per l’ambiente.
È, forse, il simbolo per eccellenza della Pasqua. Nella cristianità, infatti, rappresenta lo Spirito Santo. Il fatto perché sia diventato anche un dolce del periodo religioso è, però, decisamente poco spirituale: sembrerebbe, infatti, che dietro a questo ci sia stata la semplice e commerciale volontà di una nota industria italiana che, volendo cercare un corrispettivo per il panettone, decise di produrre una torta a forma di colomba. Proprio per questa ragione, allora, sembrerebbe quanto mai giusto darle perlomeno un tocco di eco sostenibilità, provando ad acquistare sul mercato dolciario quelle colombe che oltre ad essere buone siano ad impatto limitato per l’ambiente.
Il marchio Ecor, ad esempio, ha nella sua gamma tantissimi prodotti biologici e a chilometri zero, come appunto la colomba. È possibile acquistarla in tanti punti vendita sparsi per lo stivale. Per vedere il più vicino al proprio domicilio basta semplicemente andare sul sito (www.ecor.it) e scorrere l’elenco. La colomba Ecor è fatta secondo l’antica arte pasticciera utilizzando il lievito madre, facendo essere morbida e particolarmente soffice. È, inoltre, prodotta senza latte e derivati, dandola la possibilità di essere gustata anche a chi intollerante a questi alimenti.
Da una delle zone più ricche d’Italia viene un’intelligente trovata per potervi assicurare una colomba pasquale, spendendo poco, non gravando sull’ambiente e facendovela soprattutto recapitare comodamente a casa. Nella Brianza, infatti, nasce la campagna www.akm0.com che permette di comprare prodotti della tradizione pasquale, fatti in casa e allo stesso prezzo praticato dal produttore presso la sua sede.
Oltre l’acquisto, però, la soluzione più eco-friendly di tutte è sempre una sola: prepararsela da sé. La ricetta non è difficile, ma richiede molto tempo. Ecco un video offerto da un utente della rete, vi dice come fare. Gli ingredienti sono facilmente rintracciabili e il risultato è decisamente degno di nota…vuoi mettere, oltretutto, la soddisfazione maggiore ad inzupparla nel latte durante la colazione della domenica sapendo che l’hai fatta te!
Colomba Vegan
Ultimo suggerimento offerto è dedicato ai vegani. Per tutti coloro, infatti, che abbiano deciso di scegliere questa dieta, ma al tempo stesso non privarsi di questo sfizioso dolce ecco un’originale ricetta. Non si tratta esattamente della “solita” colomba, ma d’altronde po’ di originalità anche in cucina non guasta affatto.
Prendete una coppa del mixer e metteteci:
- 500 gr di farina manitoba,
- 1 cucchiaino di sale,
- 100 gr di mandorle ridotte a farina nel mixer,
- 100 gr di fragole candite tagliate a pezzettini
- e la scorza grattugiata di due limoni.
In una brocca, invece, sciogliete 1 cubetto di lievito in 300 ml di acqua tiepida, unendo un cucchiaino di malto di mais.
A parte unite 4 cucchiai abbondanti di malto di mais, 100 ml di olio di mais bio spremuto a freddo e il succo dei due limoni.
A Questo punto dovete versare gli ingredienti liquidi nella coppa del mixer, unite il lievito e impastate bene, lasciando andare alla massima velocità per 5 minuti. Mettete la pasta ottenuta in una ciotola a lievitare per 1 ora, coperta da un telo umido.
Prendete una placca dal forno, poneteci sopra lo stampo per colomba in cartone e riempitelo con la pasta. Coprite col telo umido e lasciate lievitare per 1 ora. Scaldate il forno a 200° e cuocete poi la colomba per 40-45 minuti. Nel caso diventasse troppo scura in superficie coprite con un foglio d’alluminio durante la cottura. Appena estratta dal forno spennellate con una soluzione di 1 cucchiaio d’acqua e 3 di malto di mais e ricoprite di mandorle tostate tritate. Ponete su una gratella a raffreddare, in modo che l’umidità non rimanga intrappolata nel cartone. Anche per i vegani sarà, quindi, una buona e felice Pasqua!