Nell’Alta Lunigiana (Toscana) c’è una ricetta molto semplice ma sempre gradita che si realizza con pochissimi ingredienti e tempo. Si tratta dei padleti, frittelle di farina di castagne adatte come antipasto per il vostro pranzo di Pasqua ma in realtà perfette da gustare tutto l’anno.
Nell’Alta Lunigiana (Toscana) c’è una ricetta molto semplice ma sempre gradita che si realizza con pochissimi ingredienti e velocemente. Si tratta dei padleti, frittelle di farina di castagne adatte come antipasto per il vostro pranzo di Pasqua ma in realtà perfette da gustare tutto l’anno.
La parte alta della Toscana è una zona caratterizzata dalla presenza di molti castagni e di conseguenza la tradizione contadina è molto ricca di prodotti realizzati con questi frutti che una volta raccolti vengono essiccati e poi macinati per renderli appunto utilizzabili tutto l’anno sotto forma di farina.
Si può dire che le castagne hanno sfamato i contadini della zona per generazioni e ancora oggi la farina ricavata da questi frutti è molto apprezzata e utilizzata per realizzare torte, primi piatti, dolci, ecc.
Ma vediamo come si preparano i padleti:
INGREDIENTI
Farina di castagne 300 grammi
Acqua 500 ml
Sale un pizzico
Olio extra vergine d’oliva o olio per friggere
PREPARAZIONE
Mescolare lentamente la farina di castagne in acqua (alcune varianti della ricetta prevedono l’aggiunta di un po’ di latte) in modo tale da ottenere la pastella con cui si realizzeranno i padleti. Il composto deve rimanere piuttosto fluido, nel caso si ottenga una consistenza troppo cremosa è necessario aggiungere più acqua. Una volta aggiustato di sale il composto, mettere a scaldare l’olio con cui siete soliti friggere in una padella, quando è ben caldo versare un mestolo di pastella e far cuocere da entrambi i lati fin quando la frittella non avrà assunto un aspetto dorato.
La tradizione vuole che i padleti si mangino accompagnati da ricotta fresca ma ovviamente potete scegliere di arricchirli con quello che vi piace di più e, perché no, farli diventare dolci spalmandoci sopra ad esempio un po’ di nutella veg. Qui una ricetta.
Francesca Biagioli
Foto: montereggio.eu
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