Francesca Biagioli Sarà un locale in Emilia Romagna il primo a lanciare una pizza realizzata (anche) con farina di grillo. I gestori dicono che i clienti sono "incuriositi" dalla novità ma leggendo i commenti alla notizia sui social non sembrerebbe proprio...
Da quando anche in Europa – e quindi in Italia – è stato dato il via libera alle farine a base di insetti per uso alimentare, è un susseguirsi di notizie di prodotti o esperimenti culinari in cui si utilizzano per la prima volta. Abbiamo già parlato di pasta e pane, adesso una pizzeria della provincia di Bologna ha annunciato la nascita della prima pizza con farina di grillo.
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In un’intervista a Il Resto del Carlino, i gestori della pizzeria Almiro, a Osteria Grande (in Provincia di Bologna), hanno fatto sapere che tra qualche settimana inseriranno nel menù una pizza realizzata (anche) con farina di grillo. Sarà dunque questo uno dei primi locali in cui gli insetti saranno sfruttati per realizzare uno dei prodotti più amati nel nostro Paese, appunto la pizza.
Claudio Voci e Giuseppe Rosa di Almiro hanno dichiarato che i clienti sono “incuriositi” dalla novità. In realtà, sotto i post su Facebook in cui si parla di questa notizia, i commenti sono tutt’altro che buoni e tanti (compresi alcuni clienti della pizzeria) minacciano di non andare più nel loro locale per non rischiare di mangiare, anche erroneamente o per contaminazione, farina di grillo.
Come ha spiegato Giuseppe Rosa, iniziamente la farina di grillo sarà mescolata ad altre farine, in una percentuale del 15-20%. Se poi il riscontro e l’apprezzamento dei clienti sarà positivo, la percentuale verrà aumentata.
La nuova pizza, che i gestori definiscono giustamente “una sfida” e “un’idea coraggiosa”, sarà condita con mozzarella di bufala, salsiccia e friarielli, sapori che – a loro dire – stanno bene con questa particolare farina. L’obiettivo è creare una pizza che sia allo stesso tempo buona, nutriente e proteica. Se ci riusciranno verrà proposta anche in versione dolce.
Ma la domanda sorge spontanea: riusciranno a vincere le reticenze della maggior parte dei consumatori che non intendono proprio neanche sentir parlare di farina di grillo?
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Fonte: Il Resto del Carlino
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