Mozzarella di bufala: in arrivo la prima Dop campana certificata Halal per i mussulmani

La mozzarella di bufala torna a far notizia, ma non per la qualità dei suoi ingredienti , né per il solito caso di contraffazione : è in arrivo, infatti, la prima mozzarella di bufala certificata halal, una campana Dop, ma prodotta nel rispetto delle leggi islamiche.

La mozzarella di bufala torna a far notizia, ma non per la qualità dei suoi ingredienti , né per il solito caso di contraffazione : è in arrivo, infatti, la prima mozzarella di bufala certificata halal, una campana Dop, ma prodotta nel rispetto delle leggi islamiche.

Il direttore del Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop, Antonio Lucisano, e l’imam Abdallah Massimo Cozzolino, direttore della moschea di Napoli, hanno collaborato per realizzare questo prodotto e hanno consegnato ad un’azienda di Castel di Sasso, in provincia di Caserta, “La baronia”, la prima certificazione in Italia di conformità halal, che serve proprio a garantire la legittimità nei confronti delle norme religiose.

La possibilità di produrre mozzarelle halal rappresenta soprattutto un’opportunità per raggiungere un ampio segmento di mercato nazionale ed internazionale, quello dei consumatori di fede islamica, senza intaccare, tuttavia, l’eccellenza della mozzarella di bufala campana DOP.

In base alle statistiche, il mercato dei cibi “religiosi” islamici sarebbe 4 volte superiore a quello del biologico, potendo contare su 2 miliardi di potenziali acquirenti. Per questo motivo il consorzio della mozzarella di bufala si è mosso per far conoscere ai produttori la possibilità di certificare le proprie aziende.

Lucisano fa notare come le caratteristiche degli alimenti halal (che in lingua araba significa “lecito”) “non sono da ricercare nel prodotto, ma nel percorso lavorativo, che prevede vincoli dettati dalla religione islamica, come ad esempio l’utilizzo di prodotti senza alcol per la pulizia degli impianti o l’indicazione della data di produzione oltre a quella di scadenza”.

La mozzarella, dunque, come come fil rouge culturale che unisce il rispetto delle norme del Corano e della Sharia con le regole della tradizione casearia italiana: un bell’esempio di integrazione tra due culture diverse. Chi l’avrebbe mai detto che l’arduo compito potesse spettare ad un flebile latticino!

Roberta Ragni

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