Miele di Manuka: l’Australia e la Nuova Zelanda combattono in tribunale per l’utilizzo del marchio

L'Australia vuole impedire alla Nuova Zelanda di registrare il marchio "miele di Manuka" così da poter continuare a commercializzare il miele

Il miele di Manuka è al centro di una controversia che riguarda Australia e Nuova Zelanda. I produttori di entrambi i Paesi rivendicano infatti l’origine e di conseguenza la possibilità di utilizzare il nome di questo prodotto che vanta numerose proprietà.

Questa settimana i produttori australiani di miele di Manuka tenteranno nuovamente di impedire alle loro controparti neozelandesi di registrare come marchio le parole “Manuka Honey”. Si prevede dunque una vera e propria battaglia legale per stabilire chi potrà usare il nome del prestigioso miele di cui vi avevamo elencato le proprietà in un precedente articolo.

Leggi anche: Miele di Manuka: proprietà, usi e dove trovarlo

Il problema è che sia l’Australia che la Nuova Zelanda rivendicano l’origine della pianta e del miele che le api producono a partire dal nettare dell’albero di Manuka.

L’Australian Manuka Honey Association sostiene che la parola “manuka”  è stata usata in Australia per descrivere la pianta e il miele a partire dagli anni ’30 e per questo ha tutto il diritto di utilizzare la dicitura “miele di Manuka”:

La controparte, però, la New Zealand Manuka Honey Appellation Society, vuole l’esclusività sostenendo che il suo prodotto è molto differente da quello australiano. Inoltre, la parola Manuka, avrebbe un importante significato culturale per i maori. 

L’Australian Manuka Honey Association si opporrà però alla richiesta della New Zealand Manuka Honey Appellation Society di un “marchio di certificazione” per impedire che qualsiasi miele di manuka straniero venga etichettato come tale.

La decisione su chi potrà o meno usare il prestigioso nome del miele di Manuka sui propri prodotti potrebbe essere presa prima della fine dell’anno.

Non stupisce che i due Paesi si contendano il miele di Manuka, questa varietà è infatti molto remunerativa e viene venduta ed esportata per centinaia di dollari al chilo. Non a caso, esistono anche delle contraffazioni del prodotto. Leggi anche: Come riconoscere il vero miele di Manuka da quello contraffatto

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Fonti: ABC News

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