Mangiare il prato: 7 fiori spontanei commestibili che puoi raccogliere a marzo

Scopri i fiori commestibili disponibili a marzo: una varietà di opzioni gustose e nutrienti da utilizzare in cucina per arricchire insalate, dessert e altre prelibatezze primaverili.

Sapevi che numerosi fiori che fioriscono in primavera sono in realtà commestibili? Tra questi, la Malva, la Pratolina e la Primula sono solo alcuni esempi di fiori che possono essere utilizzati per arricchire torte, tisane e insalate con un tocco delizioso e pieno di gusto.

Ecco sette piccoli fiori che sono facili da individuare e raccogliere in questo momento.

Lamio o falsa ortica

Lamium maculatum

Lamio o falsa ortica ( (Lamium purpureum o Lamium maculatum) si tratta di una pianta erbacea annuale estremamente diffusa che si trova comunemente nei campi incolti, nei prati e negli orti, spesso formando gruppi densi. La sua capacità di propagarsi facilmente le permette di coprire ampie aree. È una delle prime piante a fiorire, anticipando addirittura l’arrivo dell’equinozio, e i suoi fiori ci accompagnano per tutto il corso della primavera. Questa pianta fa parte della famiglia delle Lamiaceae, che include anche la salvia, la menta e il rosmarino, con cui condivide diverse caratteristiche, come la forma labiata dei fiori.

Il Lamium purpureum è ricco di proprietà benefiche: agisce come depurativo, tonico e astringente. Contiene mucillagini, tannini e sali di potassio. La presenza di vitamina C lo rende anche un’ottima fonte di antiossidanti, favorendo la salute della pelle.

I fiori possono essere un’aggiunta deliziosa alle insalate, insieme alla parte più tenera della pianta. Foglie e fiori sono ricchi di vitamina C e antiossidanti, offrendo proprietà depurative. Le piccole cime fiorite possono anche arricchire minestre e zuppe, o essere messe direttamente nell’impasto per gli gnocchi.

Malva 

Malva

La malva (Malva silvestris) è una pianta erbacea con notevoli benefici per la salute, appartenente alla famiglia delle Malvaceae. È impiegata sia nell’alimentazione che nella preparazione di rimedi erboristici.

È possibile trovarla spontaneamente nei prati e lungo i margini dei campi in pianura, oppure è possibile acquistare i semi per coltivarla in vaso o in giardino. Il termine “malva” ha origine dal latino ed è legato al termine “molle”, a causa della sua capacità di ammorbidire. Le principali proprietà della malva sono proprio quelle emollienti.

In fitoterapia, vengono impiegati sia le foglie che i fiori a cinque petali dalla vivace tonalità rosa fucsia, che ricorda proprio il colore malva. Questa pianta è rinomata per le sue proprietà emollienti, addolcenti e diuretiche, rappresentando un valido sostegno per il sistema digerente, urinario e respiratorio. Foglie e fiori possono essere utilizzati per preparare infusi, sia freschi che essiccati. I fiori freschi possono essere aggiunti alle insalate per un tocco di colore e gusto.

Pratolina

Pratolina

Anche le pratoline (bellis perennis), tra i fiori più diffusi e noti, rappresentano una risorsa preziosa in cucina. Questi fiori sono disponibili per gran parte dell’anno poiché sono in grado di resistere anche alle temperature più rigide. La loro caratteristica rosetta basale, piccola e appiattita, si sviluppa a livello del suolo, rendendoli comuni nei prati dove l’erba è mantenuta corta. I fiori delle pratoline hanno un gusto leggermente amarognolo e ricordano il sapore del polline. Possono essere raccolti anche quando sono ancora in fase di bocciolo e conservati sotto sale, ottenendo un risultato simile ai capperi.

Questa pianta fiorita è ricca di proprietà medicinali, essendo stata utilizzata in passato come rimedio naturale. Gli infusi e i decotti dei suoi fiori sono noti per contrastare le pleuriti, le affezioni della gola e dei bronchi, mentre se impiegati per clisteri possono ridurre le infiammazioni intestinali e le emorragie uterine. I cataplasmi preparati con le foglie bollite vengono utilizzati per trattare contusioni, distorsioni, piaghe torpide, foruncoli e flemmoni.

Primula

primula

La primula è il primo fiore a spuntare dal manto nevoso, ma si trova anche in luoghi dove la neve non è più così comune come un tempo. In alcune aree, è diventata una specie protetta, quindi non sempre è permesso raccoglierla. Tuttavia, se ci imbattiamo in essa, è consigliabile cogliere solo alcuni fiori o foglie, lasciando il resto della pianta intatta. Le primule sono anche facili da coltivare.

Le foglie e i fiori delle primule possiedono diverse proprietà benefiche: vengono impiegati per contrastare le malattie da raffreddamento, le emicranie e vari dolori. I fiori sono particolarmente utilizzati per preparare tisane e possono essere usati per aromatizzare tè, vini e aceti. Con i petali delle primule è possibile preparare anche marmellate, magari combinandoli con mele.

I fiori delle primule sono versatili e possono essere utilizzati per preparare una vasta gamma di piatti, tra cui frittate, salse, minestre, risotti e frittelle.

Le giovani foglie possono essere consumate fresche, sia crude in insalata mista che con l’aggiunta di fiori di primula freschi per un tocco decorativo. Le foglie, sia crude che cotte, hanno un’azione depurativa. Per cucinarle, è possibile sbollentarle in acqua per 3-5 minuti, da sole o insieme ad altre verdure, quindi strizzarle e consumarle come contorno, magari saltate in padella con una noce di burro o semplicemente condite con olio, sale e aceto/limone. Possono anche essere aggiunte alle minestre con altre verdure.

Le foglie e i fiori possono essere trattati come il tè e utilizzati per preparare bevande aromatiche. In alcune regioni, con i fiori si prepara anche della marmellata.

Rucole selvatiche

Diplotaxis tenuifolia

Diplotaxis tenuifolia

La rucola non è una sola, ma si riferisce a diverse piante appartenenti alla famiglia delle brassicacee o crucifere. I fiori di queste piante sono caratterizzati da quattro petali e hanno un sapore piccante, simile al resto della pianta, che ricorda la senape. Grazie al loro sapore intenso, i fiori di rucola sono uno spuntino delizioso da gustare direttamente nel campo durante la raccolta.

Le varietà di rucola includono la Diplotaxis tenuifolia, i cui fiori sono gialli, la Diplotaxis erucoides, con fiori bianchi sfumati di viola, e la Eruca vesicaria, che presenta fiori bianchi con venature viola. Questi fiori possono essere utilizzati per insaporire insalate e pesti, aggiungendo un tocco di gusto caratteristico.

Veronica

Veronica persica

Veronica persica

La veronica è una piccola pianta facilmente riconoscibile anche dai bambini grazie ai suoi graziosi fiorellini azzurri con striature più scure che segnalano l’arrivo della primavera. Tuttavia, è difficile creare mazzetti con questi fiori poiché si staccano facilmente dallo stelo una volta raccolti. Tra i nomi popolari della veronica c’è “occhietti della Madonna”. Esistono diverse specie di veronica che fioriscono in periodi diversi dell’anno. I suoi fiori sono particolarmente apprezzati per decorare piatti e possono essere utilizzati per dare un tocco di colore a numerose ricette.

E’ considerata a tutti gli effetti una pianta officinale con proprietà toniche, aperitive, digestive, espettoranti e diuretiche. Contiene un discreto quantitativo di vitamina C.

Violetta

violetta

La violetta è una pianta che si trova in ambienti ombrosi e umidi, come il sottobosco, e anch’essa annuncia l’arrivo della primavera. I suoi fiori sono ricchi di una sostanza aromatica chiamata irone, che può essere utilizzata per preparare infusi in grado di lenire tosse, catarro e raffreddore. Con i fiori della violetta si può anche preparare uno sciroppo: basta mettere una manciata di fiori in infusione in acqua bollente per 12 ore, quindi aggiungere dello zucchero, con una proporzione di 1 kg per ogni litro d’acqua. Questo sciroppo può essere impiegato in varie ricette dolci.

Tutta la pianta è commestibile e benefica, ma sono soprattutto i fiori ad essere utilizzati. Possono essere aggiunti alle insalate, usati per decorare dolci e cristallizzati con lo zucchero per creare un’aggiunta deliziosa e decorativa.

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