Dopo i vermi della farina, anche le locuste saranno presto cibo e non sarà quindi raro trovarle sulle nostre tavole
Dopo i vermi della farina, anche le locuste saranno presto cibo e non sarà quindi raro trovarle sulle nostre tavole. A seguito dell’ok della Efsa di luglio scorso, la Commissione Europea ha ora dato il via libera definitivo.
Alla ricerca di nuovi fonti per soddisfare la crisi alimentare, ultimamente la Commissione Europea sta valutando cibi “alternativi” (almeno per le nostre culture). Ora è il turno della Locusta migratoria, specie di insetto appartenente alla famiglia degli Acrididae.
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Il nuovo alimento sarà costituito da forme congelate, essiccate e in polvere e sarà destinato ad essere commercializzato come snack o come ingrediente in una serie di prodotti alimentari. Nelle forme congelate ed essiccate, però, le zampe e le ali dovranno essere rimosse dall’operatore per ridurre il rischio di stitichezza intestinale.
La locusta è dunque ora, a tutti gli effetti, un Novel Food, ovvero un alimento che non era stato consumato in misura significativa dall’uomo nell’Ue prima del 15 maggio 1997, quando è entrato in vigore il primo regolamento sui nuovi prodotti e i nuovi ingredienti alimentari.
L’ok arriva a seguito della valutazione positiva dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) pervenuta lo scorso mese di luglio e che ha ha incluso diversi aspetti, tra cui la valutazione nutrizionale, quella tossicologica e quella chimica. Leggi anche: Locuste per uso alimentare: dopo le tarme, via libera dell’EFSA al consumo in Europa di questi insetti commestibili
Quello che è successo oggi è uno degli ultimi passaggi della procedura per l’autorizzazione della locusta migratoria come nuovo alimento – si legge sul sito della Commissione Europea – Gli Stati membri hanno dato il via libera alla Commissione per consentire a un operatore del settore alimentare, che aveva richiesto tale autorizzazione, di immettere il prodotto sul mercato dell’Ue. La Commissione adotterà ora un atto giuridico a tal fine
Non è il primo insetto autorizzato, in quanto l’ok alla locusta arriva dopo quello al verme della farina gialla.
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E potrebbe non essere l’ultimo. Infatti l’Efsa ha recentemente espresso parere positivo anche sulla Tenebrio molitor (tarma adulta) e l’ Acheta domesticus (una specie di grillo), sulla base dei quali la Commissione presenterà i progetti di atti di esecuzione al prossimo comitato permanente, che si terrà alla fine di novembre 2021.
Inoltre ci sono altre 9 le domande per gli insetti, in corso di valutazione si sicurezza da parte dell’Efsa.
L’Ue risponde (anche) così all’emergenza alimentare.
Fonte: Commissione Europea
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