Gli scienziati chiedono una maggiore produzione di lenticchie e fagioli in Europa. Questi alimenti avrebbero il duplice potere di sostenere la transizione verso diete salutari e sostenibili da una parte e di ridurre l'impatto ambientale delle colture intensive
Coltivare più legumi rappresenta un approccio più sostenibile e più nutriente all’agricoltura in Europa. A confermarlo è uno studio pubblicato da Frontiers in Sustainable Food Systems. Aggiungerli alla tradizionale rotazione delle colture (che tipicamente include orzo, grano e colza) offre benefici significativi sia all’ambiente che all’uomo e al bestiame, che ottengono cibo a più alto valore nutrizionale.
“Questa strategia può contribuire in modo significativo agli obiettivi specifici dell’European Union Green Deal Farm to Fork per ridurre le emissioni di gas serra, l’utilizzo di pesticidi chimici e di fertilizzanti sintetici” afferma Marcela Porto Costa della Bangor University, autrice dello studio. “Ad esempio in Scozia abbiamo dimostrato che l’introduzione dei legumi nella rotazione delle colture ha ridotto il fabbisogno di azoto dall’esterno quasi della metà, mantenendo al contempo inalterata la produzione di cibo destinato all’alimentazione umana.”
Diversamente da altri tipi di colture, i legumi sono gli unici in gradi di reperire dall’aria l’azoto di cui hanno bisogno per crescere. Da una prospettiva nutrizionale, sono anche le colture più nutrienti perché forniscono fibre, proteine, ferro, potassio, magnesio e vitamine. Purtroppo però, malgrado tutti gli evidenti benefici, i legumi sono ancora scarsamente coltivati nel nostro continente: solo l’1,5% delle terre coltivabili europee è destinato alla loro coltivazione, contro il 14,5% a livello globale.
Il dottor David Styles, che ha coordinato lo studio, conferma: “I nostri risultati rafforzano l’evidenza del ruolo positivo che il passaggio a una dieta salutare, fatta anche di legumi, può svolgere per la sostenibilità ambientale. I legumi offrono un più equilibrato apporto di carboidrati, fibre e proteine rispetto ai cereali, e possono così migliorare la qualità nutrizionale del cibo che mangiamo.”
Questi importanti risultati mostrano la necessità di pensare all’intero sistema (multi-colture, dal produttore al consumatore) quando si progettano interventi rivolti alla creazione di un sistema alimentare più sostenibile, in modo da nutrirci meglio e al contempo ridurre il nostro impatto ambientale.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Fonte: Frontiers in Sustainable Food Systems
Ti consigliamo anche: