Sul mercato britannico e svedese è arrivata la novità del latte di patate: che sapore ha? Può essere considerata un'alternativa salutare e sostenibile al latte vaccino?
Nel variegato mondo delle bevande vegetali ha fatto di recente il suo debutto il latte di patate. Qualcuno potrebbe storcere il naso, ma questa alternativa veg è già di tendenza in alcuni Paesi, tra cui la Svezia e il Regno Unito. A lanciarla sul mercato è la start-up svedese Veg of Lund, che collabora con l’Università di Lund per dar vita ai suoi innovativi prodotti alimentari. Ma il potato milk è davvero nutriente e soprattutto sostenibile? Facciamo chiarezza.
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Cos’è il latte di patate, come si ottiene e che sapore ha
Il latte di patate DUG prodotto da Veg of Land contiene patate, acqua, maltodestrina, proteine dei piselli, fibre di cicoria, fruttosio, saccarosio, carbonato di calcio, lecitina di girasole, aromi naturali, olio di colza e vitamine (D, Riboflavina, B12, Acido Folico).
“Le bevande DUG non si ottengono semplicemente spremendo le patate. – spiega la start-up – C’è molto di più. Il metodo segreto per preparare le bevande DUG è un’emulsione brevettata di patate e olio di colza sviluppata dalla professoressa Eva Tornberg dell’Università di Lund in Svezia”.
Esistono tre varianti di latte di patate: l’Originale, il Barista (più cremoso, da usare ad esempio nel caffè) e l’Unsweetened (privo di zuccheri aggiunti): Tutta la gamma è senza lattosio, soia o glutine, quindi è adatto a chi soffre di allergie. Il latte di patate può essere gustato da solo, nel caffè o insieme ai cereali a colazione. Inoltre, è possibile utilizzarlo per varie ricette come dolci al forno. Il costo è abbastanza accessibile: circa 8 euro per 3 confezioni (miste) da un litro.
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Ma che sapore ha questa bevanda? In base a quanto riferito dall’azienda produttrice, questo “latte” ha un gusto leggermente salato che ricorda la patata cruda. Tuttavia, è piuttosto neutro. Per questo è molto versatile in cucina.
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Il latte di patate è davvero sostenibile?
Il marchio Veg of Land si distingue per il suo impegno a favore della sostenibilità. “Le patate non hanno bisogno di molto per crescere, il che le rende un raccolto super sostenibile rispetto ad altri come soia, mandorle o avena” spiega l’azienda. Per fare un esempio in termini di sfruttamento del suolo, la coltivazione delle patate è decisamente più efficiente rispetto a quella dell’avena.
“Se si confronta il latte vaccino con un’alternativa a base di patate, l’impronta climatica del latte di patate è significativamente inferiore. – chiarisce Veg of Lund – In effetti, il passaggio a un’alternativa a base di patate riduce l’impatto sul clima di circa il 75%.
Infine, non hanno bisogno di troppa acqua per crescere: circa 56 volte in meno rispetto alle mandorle, da cui si ricava il latte di mandorla. Nel complesso, quindi, il potato milk sembra essere un’alternativa piuttosto sostenibile rispetto al latte vaccino e ad altre bevande vegetali. L’unica nota abbastanza dolente è quella dell’uso dell’olio di colza per produrre la bevanda, dietro la cui produzione si celano spesso sfruttamento e deforestazione.
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Fonte: Veg of Lund
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