Il Canada ospiterà la prima macelleria al mondo di carne coltivata entro il 2025

Entro il 2025 aprirà a Vancouver la prima macelleria di carne sintetica al mondo, e la start-up "The Better Butchers" già è al lavoro per espandere il proprio bacino d'utenza anche fuori dai confini canadesi

Mentre in Italia c’è ancora molto scetticismo a riguardo (soprattutto da parte della politica), l’interesse nei confronti della carne coltivata sta crescendo in tutto il mondo – e con esso, ovviamente, anche il giro d’affari che ruota attorno a questo “cibo del futuro”.

C’è chi si avvicina a questi prodotti spinto dalla curiosità, chi li consuma nel contesto di una dieta vegetariana o vegana, chi li preferisce alla carne tradizionale per motivi di salute.

Secondo le previsioni, il mercato della carne coltivata arriverà a superare i 200 milioni di dollari entro il 2025, per sfiorare quasi i 600 milioni entro il 2032 – un volume d’affari praticamente triplicato nel giro di sette anni.

In questo settore così promettente stanno emergendo start-up che hanno come obiettivo quello di imporsi sul mercato con i loro prodotti a base di “carne” finta.

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Come The Better Butchers, un’azienda canadese specializzata nella produzione di carne coltivata che ha annunciato l’apertura, entro il 2025, della prima “macelleria” di carne coltivata al mondo.

Il progetto è ancora alle prime fasi del suo sviluppo e necessita delle autorizzazioni normative del Governo canadese, che dovrebbero arrivare nel giro dei prossimi dodici mesi.

Intanto, i ricercatori che sono dietro il brand sono al lavoro per perfezionare i prototipi di salsicce di maiale, polpette e bistecche marinate.

L’obiettivo dell’azienda è quello di rivolgersi in primo luogo ai consumatori al dettaglio, attraverso il punto vendita che sarà aperto a Vancouver, e successivamente proporre i propri prodotti anche alla grande distribuzione (supermercati e ristorazione).

Non è escluso che, nei prossimi anni, The Better Butcher possa riuscire a conquistare anche il mercato dei vicini Stati Uniti che, a livello amministrativo, hanno posizioni più aperte nei confronti della carne creata in laboratorio.

Mitchell Scott, fondatore della start-up, è convinto che la carne coltivata possa risolvere enormi problemi ambientali, etici e sanitari oggi connessi al consumo di carne animale – oltre a venire incontro alle esigenze di un numero sempre crescente di persone che ha scelto di rinunciare a prodotti di origine animale.

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Fonte: The Better Butchers

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