Aumenta il consumo di frutta e verdura nel primo trimestre 2009. Il trend posivito è segnalato da Coldiretti che registra un +4,4% (dati ismea-ac Nielsen
La frutta torna a colorare la tavola degli italiani. Nell’anno della consacrazione di crisi e recessione, la Coldiretti stupisce con il segno più, pubblicando un’analisi in cui registra un nuovo trend positivo per il consumo di frutta e verdura. Nel primo trimestre del 2009, infatti, stando ai dati Ismea-Ac Nielsen, gli acquisti familiari per i prodotti della terra, sarebbero aumentati, in media, del 4,4% con punte del 27% per i kiwi. Un’inversione di tendenza auspicata da tempo, che denota un cambiamento in positivo negli stili di vita alimentari degli italiani, confortante sia sul piano dell’economia che della salute.
Si tratta di un dato particolarmente significativo dopo che il crollo del 20 per cento nei consumi familiari di frutta e verdura, avvenuto negli ultimi cinque anni, sembrava segnare inesorabilmente una tendenza all’abbandono dei principi della dieta mediterranea, soprattutto nelle giovani generazioni, mettendo a rischio – sostiene la Coldiretti – la ‘forma’ e la salute degli italiani.
E per “forma” l’associazione si riferisce a quel 35 per cento di italiani (un terzo della popolazione) che risulta obeso o in sovrappeso, ma che come ci tiene a precisare – non riguarda solo il fattore estetico, ma incide notevolmente anche sulla salute perché si tratta di un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l’ipertensione, l’infarto e certi tipi di cancro.
Secondo la Coldiretti, “la ripresa nei consumi è anche favorita dalla grandi disponibilità e varietà di frutta offerta in Italia, leader europeo nella produzione per una quantità complessiva di 8,2 miliardi di chili, risultata in leggero calo del 3,1% nel 2008”, Il consiglio è “verificare sempre l´etichetta o il cartellino, che devono riportare obbligatoriamente l´indicazione della provenienza.
E non è una novità l’impegno costante della Coldiretti nella promozione del “made in Italy” attraverso il sostegno al progetto di una «filiera agricola tutta italiana» con l’obiettivo di combattere le inefficienze e le speculazioni per assicurare acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori che, ad oggi per ogni euro speso dai cittadini in alimenti, ricevono appena 17 centesimi.
La scelta della produzione italiana di stagione è anche giustificata dai primati conquistati sul piano della salubrità e della sicurezza alimentare, tanto che il rapporto annuale del ministero certifica percentuali di regolarità del 99,3% per le verdure e del 98,6% per la frutta, per quanto riguarda la presenza di residui di prodotti fitosanitari”. L´associazione conclude: “Pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino, consumati a tavola in pasti regolari, hanno consentito agli italiani di conquistare fino ad ora il record della longevità, con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea”.