Sai cosa c’e’ dentro un Hot Dog?

Consumare Hot Dog e carni lavorate può essere considerato salutare? Secondo quanto reso noto da parte degli esperti statunitensi, con particolare riferimento agli Hot Dog, ed in generale alle carni rosse lavorate, il loro consumo è in grado di aumentare le probabilità di contrarre il cancro al colon.

Consumare Hot Dog e carni lavorate può essere considerato salutare? Secondo quanto reso noto da parte degli esperti statunitensi, con particolare riferimento agli Hot Dog, ed in generale alle carni rosse lavorate, il loro consumo è in grado di aumentare le probabilità di contrarre malattie come il cancro.

La notizia giunge direttamente da parte dell’associazione no profit di medici “Physicians Committee for Responsible Medicine” (PCRM) e ad essa ha fatto seguito il pronunciamento del dottor Frank Hu, esperto di nutrizione ed epidemologia della Harvard School of Public Health e tra gli autori di una ricerca in proposito, pubblicata all’interno della rivista scientifica “Archives of Internal Medicine”.

A parere del dottor Frank Hu, consumare una porzione al giorno di carni rosse comporta l’aumento del 13% del pericolo di morte prematura. Con il consumo quotidiano di carni lavorate (Hot Dog e pancetta, ad esempio) il fattore di rischio raggiunge il 20%. Ciò avviene per via della composizione delle stesse carni rosse, che contengono composti estremamente dannosi per la nostra salute, come nitriti di sodio, grassi saturi e sostanze prodotte durante le fasi della loro lavorazione e cottura. Esse vengono ritenute responsabili dell’insorgere di tumori (con particolare riferimento al colon) e di malattie cardiovascolari.

Ma cosa contiene veramente un Hot Dog?

La carne lavorata utilizzata per farcire il famoso panino, secondo quanto riportato da parte del Daily Mail, viene ottenuta riunendo e rilavorando le parti di scarto della carne di maiale e i resti delle carcasse dei polli. Le carni di scarto vengono mescolate con conservanti in polvere, aromi e coloranti, prima di essere immerse in acqua ed essere versate e compresse in tubi di plastica, per poi passare alla loro cottura ed al confezionamento.

La carne utilizzata per la preparazione degli Hot Dog rappresenta probabilmente uno degli alimenti più elaborati e che richiede il maggior ricorso a sostanze di scarto all’interno dell’industria alimentare. Il loro consumo eccessivo può essere considerato disastroso per la salute. Il World Cancer Research Fund raccomanda di evitare le carni lavorate e, se ciò appare impossibile, di ridurre drasticamente il consumo di pancetta, prosciutto e salsicce.

La maggior parte degli Hot Dog in vendita nei supermercati britannici contiene ben poca carne suina ed una considerevole quantità di carne di pollo recuperata meccanicamente dalle carcasse, dopo averne ricavato i tagli utili per la vendita. Nella formazione degli Hot og viene utilizzata acqua in aggiunta e amido, al fine di aumentarne il volume.

Gli Hot Dog contengono il 2% di sale e ciò significa che essi possono essere considerati come alimenti ad elevata presenza di sodio e che, se consumati in eccesso, possono amplificare il rischio di ipertensione, ictus e patologie cardiache. È importante tenere conto da tale punto di vista che, secondo quanto comunicato dal Ministero della Salute britannico, i bambini di età compresa tra i 4 ed i 6 anni non dovrebbero assumere più di 3 grammi di sale al giorno e che i bambini fino ai 3 anni non dovrebbero assumerne più di 2 grammi.

Per alcuni Hot Dog è prevista l’aggiunta di proteine del latte, che potrebbero essere causa di seri problemi in soggetti affetti da allergia ad esse. Particolare attenzione deve essere rivolta alla presenza di nitrito di sodio (E250), un conservante ottenuto sinteticamente, utilizzato per allontanare i batteri dai prodotti alimentari e per evitarne mutazioni di colorazione. Esso è stato posto in relazione da parte degli esperti all’incremento del rischio di incorrere in cancro all’intestino o allo stomaco.

Non mancano poi additivi come:

E451 (Trifosfato di potassio o di sodio): stabilizzante ed emulsionante di derivazione sintetica, utilizzato per migliorare la consistenza delle carni. Il suo impiego non si ferma all’industria alimentare. Esso può essere impiegato nella produzione di detergenti, carta, gomma e antigelo.

E452 (Polifosfati): si tratta di un emulsionante e di uno stabilizzante utilizzato per migliorare la consistenza della carne e per evitare che essa irrancidisca. Ad esso non sarebbero stati correlati rischi per la salute.

E301 (Acido L-ascorbico): si tratta di una forma sintetica di vitamina C utilizzata dall’industria degli alimenti per evitare il mutamento di colorazione di molti cibi. A piccole dosi non causa problemi, ma in quantità elevate può provocare irritazioni della pelle.

E120 (Cocciniglia): si tratta di un colorante utilizzato per donare agli alimenti una tinta rossa. Essa è ottenuta mediante la polverizzazione di piccoli insetti, le cui parti esterne vengono bollite in ammoniaca o in carbonato di sodio, in modo da ottenere tale sostanza colorante. La cocciniglia può provocare allergie.

Dopo una lista tanto dettagliata di ingredienti poco raccomandabili relativi alla produzione degli Hot Dog, non mancano alcuni aspetti negativi conclusivi da non sottovalutare. Nei soli Stati Uniti, dove il consumo di Hot Dog appare imperante anche tra i bambini, essi sono legati al 17% dei casi di soffocamento infantile e giungono ad uccidere 80 soggetti all’anno. Il rischio riguarda soprattutto i bambini di età inferiore ai quattro anni, per la salvaguardia della cui salute sarebbe raccomandabile rivolgersi ad alimenti maggiormente naturali e meno pericolosi.

Marta Albè

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