Helsinki elimina carne e latte vaccino dai suoi eventi ufficiali

La capitale finlandese sceglie di eliminare carne e derivati dai menu degli eventi pubblici a partire dal prossimo gennaio

La capitale finlandese sceglie di eliminare carne e derivati dai menu degli eventi pubblici a partire dal prossimo gennaio. Ma non sono mancate critiche a questa decisione

A partire dal prossimo gennaio, l’amministrazione comunale di Helsinki dice addio a carne e prodotti caseari nei menù degli eventi ufficiali: al loro posto, pesce proveniente da pesca locale e responsabile, frutta e verdura di stagione e a filiera corta – in nome della sostenibilità e del contrasto al cambiamento climatico; per quanto riguarda alimenti provenienti da paesi lontani, come caffè o cioccolata, si prediligeranno prodotti del commercio equo e solidale. Ma non solo, anche le stoviglie usa e getta saranno del tutto abolite nelle occasioni pubblici, come anche le bottiglie in plastica (le bevande saranno versate dalle brocche). Inoltre, saranno prese in maggiore considerazione diete e particolari esigenze alimentari dei partecipanti agli eventi pubblici, e tutti saranno obbligati a prenotazione vincolante per ridurre al minimo lo spreco alimentare.

Le industrie e le imprese della città ospitano un’ampia varietà di incontri, seminari, workshop ed eventi pubblici che includono il catering – si legge sul sito del comune. – L’obiettivo di Helsinki è garantire che le questioni ambientali siano prese in maggiore considerazione nella ristorazione.

Questa misura rientra nella tabella di marcia per l’economia circolare e di distribuzione che l’amministrazione comunale della città sta seguendo per ridurre l’impatto climatico del cibo e l’inquinamento. Già qualche anno fa, nel febbraio del 2019, il consiglio comunale di Helsinki aveva disposto il dimezzamento nell’uso di prodotti lattiero-caseari e carne nei servizi di ristorazione forniti dalla città entro il 2025, per sostenere l’obiettivo di riduzione delle emissioni inquinanti della città; anche l’abolizione delle stoviglie monouso, che producono ingenti quantità di rifiuti, si muove in questa direzione. Oltre alla tutela dell’ambiente, la città si impegna anche dal punto di vista economico e sociale: a partire dal 2013, infatti, si è inserita nel circuito del commercio equo e solidale per l’approvvigionamento di prodotti alimentari sostenibili e etici dal punto di vista del capitale umano.

Una virata “green”, quella della capitale finlandese, che tuttavia ha fatto storcere il naso a qualcuno: Juha Marttila, presidente dell’Unione centrale dei produttori agricoli e dei proprietari forestali (MTK), accusa il governo cittadino di green-washing alla luce della politica energetica della capitale finlandese. 

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Fonte: City of Helsinki

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