Glifosato nella birra: un terzo delle tedesche è contaminato. Il nuovo test

Birra al glifosato. Non è la prima volta che un test cerca la presenza del diserbante in questa bevanda tanta amata. Recentemente, a fare il punto della situazione, è stata un’indagine tedesca che ha trovato un terzo delle birre ancora contaminate da questa sostanza.

Birra al glifosato. Non è la prima volta che un test cerca la presenza del diserbante in questa bevanda tanta amata. Recentemente, a fare il punto della situazione, è stata un’indagine tedesca che ha trovato un terzo delle birre ancora contaminate da questa sostanza.

In uno dei suoi ultimi test, il mensile tedesco Öko-Test, ha voluto confrontare 43 birre (7 biologiche), in particolare le Pils più vendute in Germania, per cercare eventuali tracce di glifosato e altre sostanze potenzialmente dannose ma anche per valutare la quantità di schiuma e l’imballaggio usa e getta in cui erano confezionate.

I laboratori hanno analizzato le 43 birre andando alla ricerca di glifosato, sostanza accusata di provocare il cancro, ma anche di bisfenolo A, interferente endocrino. Anche il quantitativo di microrganismi, alcuni dei quali possono rovinare la birra, è stato al centro delle indagini del test.

Infine, i tecnici hanno verificato altri parametri di qualità, come il grado di amaro, il grado di fermentazione delle birre, l’indice di schiuma, la digeribilità e altre caratteristiche che dovrebbero garantire le Pils. Infine è stato testato anche il carico glicemico.

I risultati

Nella birra, il glifosato è apparso per la prima volta nel 2016. È stato trovato, molto diluito e in piccole quantità, in uno studio del Munich Environmental Institute. Probabilmente si trovava nell’orzo con cui era stato prodotto il malto.

Anche in Francia, recentemente, è stata condotta un‘indagine sulla birra in merito alla presenza del glifosato e i risultati avevano mostrato la presenza di questa sostanza e di altri pesticidi nella metà dei prodotti analizzati.

Nel caso del test tedesco, fortunatamente, più della metà delle birre analizzate sono riuscite ad ottenere un punteggio “molto buono” e nessuna è andato al di sotto del “soddisfacente”. Una promozione in blocco che però presenta ancora qualche punto debole. Sono stati trovati infatti residui di glifosato (anche se molto bassi) in un campione su 3.

In particolare le birre che ancora lo contengono sono:

  • Stephans Bräu Pils Premium
  • Schultenbräu Premium Pilsener (Aldi)
  • Perlenbacher Premium Pils (Lidl)
  • Hofmark Pils,
  • 5,0 Original Pils
  • Ur-Krostitzer Feinherbes Pilsner
  • Tyskie Gronie Pils
  • Sternburg Pilsener
  • Radeberger Pilsner
  • Pilsener Urquell
  • Jever Pilsener
  • Flensburger Pilsener
  • Brinkhoff’s No.1 Premium Pilsener.

Annotazione negative sono state riportate anche in merito alla qualità della schiuma (che scendeva troppo presto nel caso di 2 birre) e alla confezione usa e getta in cui si trovava la bevanda. In quest’ultimo caso si tratta principalmente dei marchi Aldi, Lidl, Edeka, Kaufland e Rewe / Penny, accusati dalla rivista tedesca di fare del male all’ambiente continuando ad utilizzare lattine in alluminio.

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Le migliori Pils sono risultate:

  • Astra Urtyp
  • Beck’s
  • Berliner Pilsner
  • Bitburger Premium Pils
  • Burgkrone Premium Pilsener
  • Falkenfelser Premium Pilsener
  • Hasseröder Premium Pils
  • Holsten Pilsener Premium
  • Holsten Pilsener Premium
  • König Pilsener
  • Krombacher Pils
  • Leikeim Premium Pils
  • Licher Pilsner Premium

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Francesca Biagioli

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