Frutti dimenticati da riscoprire (e da coltivare): la pesca tabacchiera

Alla scoperta della pesca tabacchiera, un frutto di antiche origine oggi poco conosciuto.

La pesca tabacchiera, conosciuta anche come Platicarpa o Saturnina, è una varietà della pesca che ha conquistato il palato di molte persone grazie alla sua forma caratteristica e al sapore intenso. Le origini risalgono alla Cina, da cui si diffonderà in seguito negli USA ed in Europa. In Italia, la pesca tabacchiera ha trovato il suo ambiente ideale nelle regioni meridionali, in particolare in Sicilia e Calabria.

Il frutto deve il suo nome alla forma schiacciata che ricorda quella di una tabacchiera, una piccola scatola usata anticamente per contenere il tabacco da fiuto. Nonostante le sue antiche radici e la sua indiscutibile qualità, la pesca tabacchiera è oggi meno comune rispetto ad altre varietà, ma conserva un posto d’onore tra i frutti più apprezzati dagli intenditori.

Caratteristiche della pesca tabacchiera

pesca tabacchiera 2

La pesca tabacchiera si distingue per la sua forma appiattita e la buccia vellutata di colore chiaro, che varia dal giallo al rosato, con striature rosse. La polpa, di un bianco candido, è morbida e succosa, con un sapore dolce e aromatico, arricchito da una leggera nota acidula. Il profumo è intenso e tipico, tanto che una volta assaggiata, è difficile confonderla con altre varietà di pesche.

In Italia la pesca tabacchiera era un frutto particolarmente apprezzato e diffuso in passato, quando veniva coltivato ampiamente in molte regioni italiane, soprattutto al Sud: in estate costituiva una presenza fissa sulle tavole, amata per il buon sapore e la versatilità, vista la capacità di adattarsi a diverse preparazioni culinarie, dalle macedonie alle confetture.

Perché la pesca tabacchiera è meno diffusa oggi?

La pesca tabacchiera, come molti altri frutti antichi, ha visto una progressiva diminuzione della sua coltivazione, principalmente a causa dell’evoluzione del mercato e delle preferenze dei consumatori. La forma insolita, sebbene affascinante, rende il frutto più difficile da imballare e trasportare rispetto alle varietà più tondeggianti e uniformi, mentre la buccia sottile e delicata la rende più suscettibile ai danni durante la raccolta e il trasporto, limitando la sua presenza nei grandi mercati.

Anche il ciclo di maturazione relativamente breve e la necessità di un consumo rapido dopo la raccolta hanno contribuito a rendere la pesca tabacchiera meno appetibile per la grande distribuzione, che preferisce frutti più resistenti e longevi. La pesca tabacchiera rimane molto apprezzata nelle aree dove è coltivata e nei mercati locali, dove la qualità e il sapore autentico sono più valorizzati rispetto alla praticità.

Consigli per la coltivazione della pesca tabacchiera

Come già osservato, il pesco è originario della Cina e naturalizzato in Europa: è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosaceae, di media grandezza, che può raggiungere un’altezza massima di circa 8 metri. Presenta un tronco ruvido di colore marrone e foglie lanceolate verde scuro.
Il terreno ideale per la coltivazione e la crescita dovrà essere ben drenato, ricco di sostanza organica e con una buona capacità di ritenzione idrica.
Il pesco predilige posizioni soleggiate, ma tollera anche l’ombra parziale. Sebbene sia una pianta rustica, teme le gelate primaverili e richiede irrigazione regolare, soprattutto in estate, come visto sempre su terreni ben drenati.
Fiorisce tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, producendo fiori rosa a cinque petali che danno origine ai frutti. Tra le varietà di pesco, la Pesca Tabacchiera Precoce si distingue per la maturazione che avviene tra luglio e agosto.
La raccolta delle pesche tabacchiere avviene tra giugno e luglio, quando i frutti sono completamente maturi e pronti per essere gustati al meglio: data la delicatezza della buccia e della polpa, è fondamentale maneggiare i frutti con cura durante la raccolta e il trasporto, per evitare ammaccature che ne comprometterebbero la conservazione.
Come visto nei precedenti paragrafi, il frutto è di dimensioni medie, di forma tonda e schiacciata, con buccia rossa su sfondo giallo e polpa gialla, soda e dolce, e può essere consumata fresca o utilizzata per preparare succhi, dolci e marmellate.
L’albero di pesca tabacchiera necessita di cure regolari, tra cui potature annuali per favorire la formazione di una chioma ben aerata e la rimozione dei rami secchi o malati, ed è importante anche monitorare la pianta per prevenire l’insorgere di malattie fungine, come la bolla del pesco, che può compromettere la qualità dei frutti.

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