Adieu foie gras. In California è scattato dalla mezzanotte di domenica scorsa il bando contro il fegato d'oca alla francese, ovvero il cibo ricavato dal fegato malato di questo volatile, affetto da steatosi epatica per via dell'alimentazione forzata con un tubo metallico infilato nella gola. D'ora in poi nel Golden State non potrà più essere prodotto e venduto
Adieu foie gras. In California è scattato dalla mezzanotte di domenica scorsa il bando contro il fegato d’oca alla francese, ovvero il cibo ricavato dal fegato malato di questo volatile, affetto da steatosi epatica per via dell’alimentazione forzata con un tubo metallico infilato nella gola. D’ora in poi nel Golden State non potrà più essere prodotto e venduto.
In realtà, questo divieto, fortemente voluto dagli animalisti, era già contenuto in una legge risalente al 2004, quando governatore della California era Arnold Schwarzenegger, ma tra appelli, ricorsi e petizioni sono passati otto anni prima di riuscire a diventare effettivo. Dopo tanta attesa, il fegato d’oca sarà ufficialmente cancellato dai menù e dagli scaffali dei negozi. E per chi trasgredisce scatterà una multa da mille dollari. ma le cose non sono così semplici e non tutti gioiscono.
Il Los Angeles Times , ad esempio, racconta delle cene che si sono tenute al ristorante di Santa Monica “Melisse”, dove negli ultimi tre mesi è stato disponibile un menu di sette portate “all-foie gras”, per la modica cifra di 185 dollari a testa. Lo Chef Ken Takayama ha confessato di non aver mai comprato così tanto foie gras in tutta la sua carriera. “Tutti gli chef del mondo credono che ciò sia semplicemente ridicolo. È la cosa più stupida che i californiani abbiano mai fatto“, ha detto anche Greg Daniels, proprietario dell’Haven Gastropub di Pasadena, alla CNBC. Inutile sottolineare, poi, come molte aziende che hanno a che fare con il foie gras si siano prontamente trasferite fuori dallo Stato pur di sfuggire al divieto.
Intanto gli attivisti per i diritti animali sono già all’opera per verificare che il divieto sia rispettato, anche perché pare che le forze di Polizia non siano ancora pronte ad agire a riguardo. “Martelleremo qualsiasi cuoco o ristorante che voglia continuare a servire questo prodotto molto crudele –ha detto Bryan Pease, co-fondatore della Animal Protection and Rescue League di San Diego- e se troveremo qualcuno che ancora impiega questo prodotto, useremo tutti i mezzi legali a nostra disposizione per farlo chiudere, con cause legali, proteste e boicottaggi“.
Insomma, le problematiche da affrontare sono ancora molte, ma si tratta comunque di un grande passo in avanti verso un’auspicata abolizione totale e mondiale di un cibo così cruento. In Italia, come in molti Stati europei, il gavage è già vietato, ma non la vendita di foie gras. “Aspettiamo con ansia che anche l’Italia prenda un provvedimento di civiltà analogo – commenta Valentina Coppola Presidente di Earth– e se dovremo combattere in tribunale per difenderlo, noi di certo non ci tireremo indietro“.
Roberta Ragni
Foto: Gaia
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