Falso miele “allungato” con zuccheri, additivi o coloranti: quasi la metà di quello importato nell’Ue è adulterato

Gran parte del miele importato nell'Ue è falso, nel senso che contiene zuccheri aggiunti, coloranti o additivi. Di conseguenza non è più il prodotto "puro" e sano che ci aspettiamo di mettere in tavola. A dirlo è un'indagine condotta a livello europeo su 18 Paesi (tra cui l'Italia)

Abbiamo parlato più volte di un problema molto serio che riguarda il miele, ovvero la sua falsificazione ad opera di produttori scorretti che aggiungono zuccheri vari per “allungarlo”. Una pratica molto comune in Cina (ma non solo) da cui arriva parecchio miele contraffatto anche in Europa.

A tornare su questo argomento è stato l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) che, in seguito all’operazione “From the hives” (Dall’alveare), guidata dalla direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare (DG SANTE) della Commissione europea, in collaborazione con le autorità nazionali di 18 Paesi (tra cui l’Italia) che fanno parte della rete europea per le frodi alimentari, ha scoperto quanto segue.

Su 320 campioni di miele importato nell’Ue ben il 46% risultava adulterato. Una situazione in peggioramento rispetto agli scorsi anni.

La nuova analisi infatti, solo ora resa pubblica, si riferisce al periodo compreso tra ottobre 2021 e febbraio 2022 (quando sono stati raccolti i campioni) ma pensate che rispetto a quanto analizzato nel 2015-17 c’è stato un incremento di miele falsificato del 14%.

Come scrive la Commissione Europea:

Il numero assoluto più alto di partite sospette proveniva dalla Cina (74%), anche se il miele proveniente dalla Turchia presentava la percentuale relativa più alta di campioni sospetti (93%). Il miele importato dal Regno Unito presentava un tasso di sospetto ancora più elevato (100%), probabilmente a causa del miele prodotto in altri paesi e ulteriormente miscelato nel Regno Unito prima della sua riesportazione nell’UE.

miele adulterato mappa paesi

@European Commission

Cosa conteneva il miele adulterato?

Il 57% degli operatori esportava miele adulterato con zuccheri estranei, in particolare ricavati da riso e grano. Un sistema per “allungare” il miele, abbassandone il prezzo.

Come ricorda l’Olaf:

Il miele contiene naturalmente zuccheri e, secondo la legislazione dell’UE, deve rimanere puro, il che significa che non possono essere aggiunti ingredienti. L’adulterazione si verifica quando ingredienti come acqua o sciroppi di zucchero poco costosi vengono aggiunti artificialmente per aumentare il volume del miele.

Non si tratta di nulla di pericoloso ma un consumatore che vuole acquistare miele non si deve trovare alle prese con il rischio (molto alto a quanto pare) di mettere in tavola un prodotto adulterato. C’è poi ovviamente il discorso della concorrenza sleale nei confronti dei produttori onesti che vendono il loro miele al giusto prezzo:

Sebbene il rischio per la salute umana sia considerato basso, tali pratiche frodano i consumatori e mettono in pericolo i produttori onesti, poiché devono affrontare la concorrenza sleale degli operatori che possono tagliare i prezzi grazie a ingredienti illeciti ed economici. Ad esempio: il valore unitario medio dell’UE per il miele importato era di 2,32 €/kg nel 2021, mentre gli sciroppi di zucchero a base di riso erano di circa 0,40 – 0,60 €/kg.

Ma l’aggiunta di zuccheri non era l’unica irregolarità riscontrata. Altre falsificazioni scoperte sono state:

  • l’uso di additivi e coloranti per adulterare la vera origine botanica del miele
  • mascherare la vera origine geografica del miele, falsificando informazioni sulla tracciabilità e rimuovendo i pollini

Come possiamo difenderci?

La risposta è molto semplice: acquistiamo sempre e solo miele italiano, meglio se da apicoltori di fiducia della nostra zona che producono miele biologico.

Non vi aspettate però di pagare questo miele come quello prodotto dalle grandi aziende e venduto al supermercato. Per un prodotto di qualità dovete essere disposti a spendere qualcosa in più.

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Fonti:  OLAF /European Commission

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