Le proteine estratte da questo fagiolo portentoso possono essere considerate nuovo alimento, c’è l’ok dell’EFSA

L'autorizzazione EFSA al suo consumo rappresenta un primo passo verso l'utilizzo di questo legume nei prodotti sostitutivi della carne

L’autorizzazione dell’EFSA al consumo in Europa delle proteine estratte dal fagiolo mungo rappresenta un primo passo verso l’utilizzo di questo legume altamente proteico nei prodotti sostitutivi della carne

L’European Food Safety Authority (EFSA) ha dato l’ok nel nostro continente alla produzione di proteine vegetali estratte dal fagiolo mungo. Detto anche soia verde o azuki verde, il fagiolo mungo fa parte della famiglia delle Fabaceae (come soia, arachidi e lupini) è molto usato in nel continente asiatico proprio per il suo alto contenuto proteico – il che lo rende un ingrediente allettante per la cucina vegana e, in particolare, per la produzione di burger e altri sostituti della carne, o come sostituto delle uova.

(Leggi anche: Insetti, ok dall’Ue per il consumo umano: approvati per la prima volta i vermi della farina)

Il riconoscimento ora ottenuto dall’EFSA è solo un primo passo verso la messa in commercio di questo alimento nel nostro continente, e non rappresenta ancora un’effettiva autorizzazione al consumo: saranno infatti necessari i pareri di altri organi europei per decidere condizioni d’uso di commercializzazione e di etichettatura del nuovo prodotto. Bisogna considerare, per esempio, la possibilità che il nuovo cibo possa provocare reazioni allergiche – questa è una delle informazioni che dovranno essere specificate chiaramente sull’etichetta prima della messa in vendita di prodotti a base di questo legume.

(Leggi anche: Locuste per uso alimentare: dopo le tarme, via libera dell’EFSA al consumo in Europa di questi insetti commestibili)

Il fagiolo mungo è solo uno dei tanti novelty food, o nuovi alimenti, che negli ultimi anni sono stati approvati per il consumo in Europa – dagli insetti ai funghi alle alghe. In tempi recenti sempre più attenzione è stata data alle proteine di origine vegetale (come in questo caso) nell’ottica di un’alimentazione più sostenibile e dal minor impatto sull’ambiente: si pensi che, dall’entrata in vigore del regolamento sui nuovi alimenti (2018), l’autorità per la sicurezza del cibo ha ricevuto 186 richieste di valutazione – di cui circa il 10% riguardano proteine vegetali.

Cosa sono i fagioli mung

I fagioli mung, o mungo, sono noti anche come fagioli indiani o fagioli vigna (vigna radiata). Vengono utilizzati soprattutto nella preparazione di zuppe e minestre. Sono originari dell’India, come indica in modo veritiero uno dei nomi con cui vengono chiamati. Talvolta prendono il nome di soia verde, ma non devono essere confusi con la soia gialla. I loro semi sono più piccoli, di colore diverso e appartengono a una varietà di legumi differente.

Sotto forma di germogli conservano al meglio le loro proprietà nutritive e si arricchiscono di preziose sostanze benefiche, che sarebbero poi necessarie per la crescita della pianta. 100 grammi di fagioli mung contengono 23,86 gr di proteine, 132 mg di calcio e 6,74 mg di ferro. 

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Fonte: European Food Safety Authority

Ti consigliamo anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook