Lyfe. McDonald’s dovrà iniziare a temere un nuovo rivale, nato dall’idea di un personaggio che fino a poco tempo fa aveva lavorato a sostegno della più diffusa catena di fast-food del mondo. Evidentemente, negli Stati Uniti, sta iniziando a farsi strada l’insidioso dubbio che gli alimenti che ne sono diventati un vero e proprio simbolo non siano così tanto salutari come a volte ci è stato lasciato credere.
McDonald’s dovrà iniziare a temere un nuovo rivale, nato dall’idea di un personaggio che fino a poco tempo fa aveva lavorato a sostegno della più diffusa catena di fast-food del mondo. Evidentemente, negli Stati Uniti, sta iniziando a farsi strada l’insidioso dubbio che gli alimenti che ne sono diventati un vero e proprio simbolo non siano così tanto salutari come a volte ci è stato lasciato credere.
Mike Roberts, uno degli ex dirigenti di McDonald’s, ha infatti deciso di dare il via ad una nuova catena di ristoranti, denominata Lyfe, in cui vengono serviti piatti decisamente più equilibrati rispetto ai noti burger e patatine da fast-food, privilegiando ingredienti di stagione e assenza di conservanti, oltre che prevedendo nella propria offerta dei menù adatti ai vegani dalla colazione alla cena. Per andare incontro ad ogni esigenza alimentare sono inoltre previsti numerosi piatti senza glutine.
Il nome della nuova catena di negozi è l’acronimo parziale della frase-slogan “Love Your Food Every Day”, teso a sottolineare come, per quanto riguarda l’alimentazione, ciascuno possa avere la possibilità di scegliere del cibo buono e sano, “da amare”, pur avendo l’esigenza di dover pranzare, cenare o fare colazione fuori casa, abitudine che negli Stati Uniti risulta decisamente più radicata rispetto a quanto avviene nel nostro Paese.
Dalle ricette degli chef di Lyfe risultano banditi zucchero bianco, farine raffinate, burro, panna, sciroppo di glucosio-fruttosio. OGM, grassi trans ed additivi. Un enorme passo in avanti dunque rispetto agli ingredienti utilizzati comunemente nelle catene dei fast-food. Mike Roberts ha espresso il proprio desiderio di aprire da 500 a 1000 ristoranti in tutti gli Stati Uniti nel corso dei prossimi anni, in modo da riavvicinare i cittadini ad abitudini alimentari più salutari, che prevedano pasti ricchi di ingredienti di stagione e biologici.
Se il progetto andasse in porto, avrebbe come conseguenza la necessità di aumentare la produzione di alimenti biologici e locali in tutto il Paese, oltre che la possibilità per un numero sempre crescente di persone di permettersi l’acquisto di piatti bio a basso costo. L’obiettivo centrale di Lyfe è infatti quello di offrire nel corso del tempo piatti sani a prezzi sempre più economici, entrando in diretta concorrenza con McDonald’s, il suo principale e più diretto rivale.
Marta Albè