Il Governo spagnolo interviene contro il vergognoso spreco di cibo: approvato il disegno di legge che prevede multe salate per bar, ristoranti e supermercati che gettano via gli alimenti che possono essere ancora consumati
Quanto cibo venduto in bar, ristoranti e supermercati – che potrebbe essere ancora consumato – finisce nella pattumiera? Tanto. Troppo. Per questo la Spagna ha deciso di scendere in campo approvando un rivoluzionario progetto di legge contro gli sprechi alimentari. L’obiettivo del governo socialista è quello di riuscire ad evitare che ogni anno circa 13000 tonnellate di cibo (equivalenti a 31 chili a persona) vengano gettate nella spazzatura, come dichiarato dal ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione Luis Planas.
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Cosa prevede il disegno di legge spagnolo
Il testo, che dovrà passare al Parlamento per l’approvazione, potrebbe diventare legge ed entrare in vigore entro l’inizio del 2023 e prevede delle sanzioni molto salate – che vanno da 2.000 a 60.000 euro – per quegli esercizi commerciali, come bar, supermercati e ristoranti, che buttano via gli alimenti ancora in buone condizioni.
Se la legge dovesse essere approvata, questi saranno obbligati a prevedere un piano di lotta agli sprechi alimentari e a collaborare con enti, Ong e banchi alimentari a cui cedere il cibo in eccedenza.
Per quanto riguarda i supermercati, saranno chiamati a trasformare gli alimenti – come la frutta – che non sono stati venduti in succhi o marmellate, nel caso in cui fossero ancora idonei al consumo umano. In caso contrario, dovranno essere destinati all’alimentazione animale o usati per creare compost o biocarburanti.
Bar e ristoranti, invece, dovranno fornire dei contenitori (noti come “doggy bag”) alla clientela in modo da consentire alla clientela di portare a casa il cibo che non è stato consumato. Quest’usanza, infatti, non è molto diffusa in Spagna e potrebbe aiutare a salvare tonnellate di cibo ancora in ottime condizioni.
Le aziende di ristorazione avranno l’obbligo di fornire al consumatore la possibilità di portare via, senza costi aggiuntivi, gli alimenti che non hanno consumato. – si legge nel comunicato del Consiglio dei ministri spagnolo – Per questo devono avere contenitori adatti all’uso alimentare, che siano riutilizzabili o facilmente riciclabili.
Ci auguriamo che anche il nostro Paese scelga di prendere spunto dal modello virtuoso rappresentato dalla Spagna per combattere concretamente la piaga dello spreco alimentare!
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Fonte: Consejo de Ministros
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