Come si dice 'doggy bag' in Italiano? Se hai una risposta a questa domanda, ecco il concorso che fa per te (e non ci si riferisce solo agli avanzi da portare al cane, ma in generale da portare a casa!)
Come si dice ‘doggy bag‘ in Italiano? Se hai una risposta a questa domanda, ecco il concorso che fa per te. Sfodera la fantasia, perché Fipe, con Comieco, cercano idee e fantasia per trovare alternative autoctone ai contenitori per gli avanzi anti spreco alimentare di bar e ristoranti.
Bando agli inglesismi, quindi: è tempo di dare un nuovo nome, tutto italiano, alla doggy bag. Anche perché, diciamolo, non bisogna appellarsi ai cani per richiedere di non sprecare e cibo e portarci gli avanzi a casa. Non c’è nulla da vergognarsi, anzi! Con questo nome, infatti, non ci si riferisce solo agli avanzi da portare al cane, ma in generale da portare a casa!
Come partecipare
Potranno partecipare al concorso “Doggy bag all’italiana” tutti gli associati di Fipe che entro il prossimo 31 maggio presenteranno un progetto che includa, oltre alla proposta di un nuovo nome per la doggy bag, anche idee per valorizzarla e promuoverla come pratica abituale.
I progetti saranno esaminati da una Commissione composta da membri del Direttivo Fipe e di Comieco, che decreteranno i progetti vincenti che saranno presentati nel corso di un evento ad hoc.
Il tutto si concluderà con una graduatoria finale e l’attribuzione di tre diversi premi per un ammontare complessivo di 3.500 euro così ripartiti: 2.000 euro per il primo classificato, 1.000 euro per il secondo e 500 euro per il terzo.
“Abbiamo deciso di lanciare questo concorso perché confidiamo nell’estro dei nostri associati – dichiara Giancarlo Deidda, vicepresidente di Fipe -. Imprenditori e operatori che ogni giorno applicano la loro creatività e la loro cura al dettaglio nelle ricette, nel servizio in cucina e in sala, nell’allestimento dei propri spazi. Siamo sicuri che sapranno sorprenderci e sorprendere anche nel dare una dimensione tipicamente italiana alla doggy bag, e alla lotta contro lo spreco alimentare. Un impegno che, anche grazie a questo nuovo nome, potrà diventare effettivamente di tutti”.
Il progetto legato alla doggy bag ha riscontrato positive esperienze in oltre 200 ristoranti tra Milano, Varese, Bergamo e Roma.
“Grazie all’accordo stipulato con Fipe siamo pronti ad allargare il raggio d’azione del progetto portando le pratiche e sostenibili doggy bag in tutto il territorio nazionale – dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. – “Ci auguriamo che le nostre doggy bag, completamente riciclabili perché realizzate in cartone, diventino uno strumento utile e quotidiano che aiuti gli italiani a cambiare mentalità e diffondere un comportamento sostenibile verso la riduzione degli sprechi”.
Nei nostri ristoranti si sprecano ogni anno ben 185mila tonnellate di cibo. È ora di dire basta… in italiano!
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Roberta Ragni