La dieta vegana è più economica di quella onnivora? Secondo un nuovo studio spesso le diete salutari - vegane, vegetariane o conunque in prevalenza a base vegetale - vengono percepite come piuttosto costose per via della presenza di frutta, verdura e cereali integrali, ma in realtà sono più economiche rispetto alle diete che prevedono carne e derivati animali in abbondanza.
La dieta vegana è più economica di quella onnivora? Secondo un nuovo studio spesso le diete considerate salutari – vegane, vegetariane o conunque in prevalenza a base vegetale – vengono percepite come piuttosto costose per via della presenza di frutta, verdura e cereali integrali, ma in realtà sono più economiche rispetto alle diete che prevedono carne e derivati animali in abbondanza.
Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Hunger & Environmental Nutrition con il titolo di “Economical Healthy Diets (2012): Including Lean Animal Protein Costs More Than Using Extra Virgin Olive Oil”.
Gli esperti hanno calcolato i costi di due piani alimentaru di 7 giorni. Il primo piano alimentare è basato su una versione economica di MyPlate, mentre il secondo si fonda su PBOO, una dieta a base prevalentemente vegetale in cui si utilizza come condimento l’olio extravergine d’oliva.
La dieta MyPlate è fondata sulle linee guida alimentari dell’Usda, il Dipartimento dell’agricoltura del Governo statunitense, e comprende frutta, verdura, cereali e proteine di origine animale, come carne, pesce, uova, latte e formaggi, dando ad ognuno di questi elementi pari importanza.
La dieta PBOO è basata prevalentemente su cibi vegetali e propone solo una piccola parte di ingredienti di origine animale. Inoltre, considera l’olio extravergine d’oliva come una fonte di grassi benefici per la nostra alimentazione e lo utilizza come condimento primario.
Da un confronto tra le due diete, gli esperti hanno determinato che la dieta MyPlate (tra l’altro, in versione economica) costa 746,46 dollari all’anno (circa 656 euro) in più rispetto alla dieta PBOO, pur includendo quantità minori di frutta, verdura e cerali integrali, cioè proprio quegli ingredienti che vengono percepiti come più costosi dalla popolazione.
Il confronto suggerisce che, almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti con i relativi prezzi dei prodotti alimentari, tra la popolazione è diffusa una percezione errata rispetto ai costi di una dieta vegetariana, vegana o comunque a base prevalentemente vegetale.
È infatti emerso chiaramente che una dieta che include regolarmente carne, pesce e altri prodotti di origine animale risulta più costosa di una dieta basata prevalentemente su ingredienti di origine vegetale.
Si tratta della conferma statunitense di quanto già osservato in merito alle abitudini alimentari degli studenti universitari del Regno Unito che negli ultimi tempi preferiscono seguire una dieta esclusivamente vegetale perché acquistare pasti a base di verdure, cereali e legumi anziché piatti ricchi di ingredienti di origine animale permette loro un risparmio considerevole, come emerso da un confronto tra i piatti più popolari tra i giovani, in versione vegan o onnivora.
Pensate che questo tipo di confronto possa essere valido anche per l’Italia?
Fonte foto: Vegan Magazine
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