Dieta onnivora, vegetariana e vegana a confronto: quale ha maggiore impatto ambientale? Una ricerca tutta italiana le mette a confronto.
Dieta onnivora, vegetariana o vegana? Ancora una volta si cerca di capire quale sia la più sostenibile per il nostro pianeta. Ecco i risultati dello studio sull’impatto ambientale delle diete a cura dell’Università di Parma.
Rivedere le nostre abitudini alimentari potrebbe essere un tassello fondamentale da tenere in considerazione nell’ambito di una più complessa azione per arginare inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici. Ma quale dieta sarebbe meglio seguire se abbiamo a cuore il nostro pianeta? Questa volta prova a fare chiarezza il gruppo di Nutrizione Umana del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università di Parma che ha messo a confronto le 3 diete più seguite al mondo: onnivora, vegetariana e vegana.
Per valutare l’impatto ambientale delle diete, il team di ricerca ha valutato il consumo settimanale di 153 persone (51 onnivori, 51 vegetariani e 51 vegani) calcolando i dati medi giornalieri nutrizionali e ambientali (sono stati considerati il carbon footprint, il water footprint e l’ecological footprint ovvero l’emissione di gas serra, il consumo idrico e l’impronta ecologica).
Si è visto così che, a parità di calorie, l’impatto ambientale era decisamente diverso, in particolare quello degli onnivori.
I risultati
Il risultato dello studio pubblicato su Scientific Reports non ci sorprende, è la dieta onnivora ad avere il massimo impatto ambientale:
“la scelta onnivora ha generato la maggiore impronta ecologica rispetto alle altre, con più elevate emissioni di carbonio e maggiore spreco di acqua”
Quello che probabilmente non ci aspettavamo, però, è invece il sostanziale pareggio tra la dieta vegetariana e dieta vegana. Quest’ultima infatti, proprio perché completamente vegetale, dovrebbe essere (almeno in teoria) quella che “pesa” meno sull’ambiente.
In realtà, a detta dei ricercatori, va considerato che i vegani spesso consumano alimenti trasformati le cui materie prime provengono da lontano (pensiamo ad esempio ai burger di soia e ai tanti altri cibi confezionati che troviamo al supermercato). L’impatto di questi prodotti, alla fine, equivarrebbe a quello dei derivati animali che consumano regolarmente i vegetariani.
Environmental footprints: Daily carbon (a), water (b), and ecological (c) impacts expressed as average of 7-d food records (grams of CO2 equivalent/d, litres of H2O/d, and square meters of land/d, respectively).
Foto: nature.com