Abbiamo deciso di proporvi tre semplici ricette per realizzare le chiacchiere, le castagnole e il sanguinaccio seguendo i principi vegani
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Dolci di Carnevale: ecco tre semplici ricette per realizzare le sfiziosità tipiche di questa festa ovvero le chiacchiere, le castagnole e il sanguinaccio seguendo però i principi vegan. Come sempre, nella preparazione dei vari piatti vi consigliamo l’uso di prodotti biologici e legati al vostro territorio, in altre parole: a chilometri zero!
Chiacchiere, cenci o frappe? L’importante è che siano green!
Tipiche della tradizione lombarda, le chiacchiere di Carnevale cambiano denominazione da regione a regione. Al nord come al sud sono generalmente chiamate con il loro nome d’origine, ma a Mantova e dintorni prendono invece il nome di lattughe, in Toscana si chiamano cenci, in Trentino grostoli, in Liguria bugie, nel Lazio frappe.
Questa volta abbiamo deciso di proporvi alcune variazioni alla ricetta tradizionale, per offrirvi un dolce di Carnevale preparato seguendo i principi dell’alimentazione vegana. Al posto dei tradizionali ingredienti derivati dagli animali infatti, abbiamo suggerito l’uso di prodotti di origine vegetale e naturale, come acqua, olio, frutta, sciroppo d’acero o yogurt di soia, invece che improbabili margarine dall’origine e dalla fattura incerta.
Ingredienti
- 500 g di farina 1
- 100 g di zucchero di canna
- 50 g di olio, oppure 50 g di sciroppo d’acero
- 4 cucchiai di grappa
- 4 cucchiai di vino bianco secco
- 6 cucchiai colmi di yogurt di soia oppure, se vi piace, una banana e mezza schiacciata e due cucchiai di acqua)
- un limone
- olio di semi per friggere
- zucchero a velo (basta tritare finemente lo zucchero di canna)
- un pizzico di sale
Preparazione
Disponete la farina a fontana e al centro mettete l’olio (o lo sciroppo d’acero), lo zucchero, lo yogurt di soia (oppure la banana schiacciata alla quale dovrete giungere un paio di cucchiai di acqua per ammorbidirla e ridurla in una poltiglia omogenea), la grappa e il vino, la scorza di limone grattugiata ed un pizzico di sale.
A questo punto fatene un impasto e lavoratelo a lungo con le mani, fino ad ottenere un composto liscio ed elastico. Fatto questo, formate una palla, copritela con un canovaccio da cucina e lasciate riposare per almeno mezz’ora in un luogo fresco ed asciutto.
Trascorso il tempo necessario, stendete l’impasto aiutandovi con il mattarello di legno e fatene una sfoglia dello spessore di circa 3-4 millimetri.
Con la rotella dentata fatene tanti rettangoli (consigliamo le dimensioni 6 per 4) ma se preferite potete tagliarla in tanti quadrati della grandezza che volete.
Al centro di ciascun rettangolo (o quadrato) praticate due tagli e poi tuffateli nell’olio bollente fino a quando non saranno ben dorati su entrambi i lati.
Metteteli su carta assorbente, lasciate raffreddare e coprite con zucchero a velo prima di servire. Le vostre chiacchiere vegane sono pronte!
Per una ricetta più leggera, dietetica e digeribile, invece di friggerle, potete cuocere le vostre chiacchiere al forno per circa 20 minuti, o fino a quando non saranno ben dorate.
Castagnole: la ricetta vegan
Diffusissime nel Friuli Venezia Giulia, in Emilia Romagna e nel Lazio, le castagnole sono uno dei dolci tipici più conosciuti e gustati durante il periodo di Carnevale. Anche in questo caso, abbiamo apportato alcune modifiche alla ricetta originaria, inserendo ingredienti di origine vegetale
Ingredienti
- 300 g di farina 1
- 60 g di zucchero di canna
- 50 g di olio
- 4 cucchiai di yogurt di soia
- 1 bustina di lievito per dolci
- 2 cucchiai di rum o grappa bianca
- 1 pizzico di sale
- 1 scorza grattugiata di arancia o limone
- olio per friggere
- zucchero a velo (basta tritare finemente lo zucchero di canna)
Preparazione
Disponete la farina a fontana e amalgamate tutti gli ingredienti, tranne naturalmente l’olio per friggere e lo zucchero a velo, che vi occorrerà solo alla fine per spolverare e decorare le vostre castagnole.
Fatene un impasto liscio ed elastico e lasciatelo riposare per circa mezz’ora.
Trascorso questo tempo, riprendete la pasta, fatene tante palline di uguale grandezza e friggetele nell’olio bollente per circa 10-15 minuti.
Scolatele, mettetele su carta assorbente da cucina, fatele freddare per qualche minuto e cospargetele di zucchero a velo. Potete servirle tiepide o fredde.
Ricetta del sanguinaccio vegan
Originario della Calabria, della Campania e della Basilicata, il sanguinaccio è un antico dolce di Carnevale a base di cioccolato, che in passato veniva realizzato con l’aggiunta di sangue di maiale (da qui il nome sanguinaccio).
Oggi la ricetta è cambiata (anche perché l’uso del sangue di maiale è stato vietato) e molti chef si dilettano a proporre le varianti più bizzarre ed originali.
Anche noi di greenMe.it non siamo da meno e abbiamo inventato questa ricetta gustosa, semplice da realizzare e soprattutto in linea con il nostro stile vegano e green adatto anche alle tante persone che sono intolleranti al latte vaccino.
Ingredienti
- 1 litro di latte di soia
- 400 g di zucchero di canna
- 200 g di cacao amaro
- 1 pizzico di cannella
- 1 pizzico di polvere di carruba
- un baccello di vaniglia
- 60 g di amido di mais
- pezzettini di cioccolato fondente
- granella di nocciole
Preparazione
Frullate per qualche minuto lo zucchero di canna nel frullatore (per renderlo più fino) unite tutti gli ingredienti in una pentola (tranne i pezzetti di cioccolata fondente e la granella), aggiungendo lentamente e poco a poco l’amido di mais, e mescolate bene per evitare la formazione di grumi.
A questo punto mettete la pentola sul fornello a fiamma bassa, continuate a girare con un cucchiaio di legno, per evitare che il composto si attacchi sul fondo, e quando la crema comincia ad addensarsi, prima che inizi a bollire, abbassate la fiamma al minimo e girate ancora per qualche minuto.
Fatto questo, versate la crema in ciotoline di vetro e lasciatela raffreddare. Mettetela in frigo per qualche ora e, prima di servirla, decorate le coppette con pezzettini di cioccolata fondente e granella di nocciole.
Il vostro sanguinaccio vegano è pronto! E come sempre… buon appetito!