Dopo un primo via libera dato a novembre scorso, la FDA ha ora approvato il secondo prodotto a base di carne coltivata, ricavata quindi in laboratorio senza la macellazione di animali
Nel novembre scorso, la Food and Drug Administration (FDA) aveva dato il via libera negli Usa al primo prodotto a base di carne coltivata. Si trattava di un cibo ottenuto con cellule di pollo coltivate dall’azienda UPSIDE Foods, prodotto che è stato considerato dalle autorità americane sicuro al pari della tradizionale carne.
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Ora anche un’altra azienda, la GOOD Meat, che coltiva pollo e altra carne da cellule animali senza sfruttamento o macellazione, ha avuto il via libera in quanto a sicurezza da parte della FDA.
Non si tratta di una vera e propria autorizzazione al commercio, ma di un passaggio fondamentale che avvicina questi prodotti alla possibilità di essere venduti negli Stati Uniti. Come infatti ricordava la FDA nel primo comunicato di via libera alla carne coltivata, l’iter deve andare avanti e superare ancora alcuni scogli:
Prima che questo alimento possa entrare nel mercato, anche la struttura in cui viene prodotto deve soddisfare i requisiti applicabili del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e della FDA. Oltre ai requisiti della FDA, inclusa la registrazione della struttura per la porzione di coltura cellulare, lo stabilimento di produzione necessita di una concessione di ispezione da parte dell’USDA-Food Safety and Inspection Service (FSIS) per le porzioni di raccolta e post-raccolta e il prodotto stesso richiede una certificazione USDA segno di ispezione.
Quindi ora, oltre all’UPSIDE Foods, anche la GOOD Meat deve ottenere una concessione di ispezione dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, per poter gestire il suo impianto di produzione ad Alameda, in California.
La GOOD Meat è la stessa azienda che vende pollo coltivato a Singapore già dal 2020.
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Come si produce la carne coltivata
Lo scienziato di GOOD Meat, Vitor Espirito Santo, ha spiegato come viene coltivata la carne nei laboratori dell’azienda. Per prima cosa si estraggono campioni di cellule dai polli, queste vengono poi alimentate con un mix di proteine, grassi e carboidrati, gli stessi nutrienti che le cellule otterrebbero se si trovassero nel corpo di un animale. In questo modo iniziano a proliferare e crescere.
La carne viene prodotta all’interno di contenitori posti su vassoi. Dopo viene modellata, a seconda delle esigenze, in diverse forme come hamburger o filetti. Dopo tre o quattro settimane, è pronta per essere consumata.
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Fonte: FDA
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