Carne coltivata, il ministro Lollobrigida smentisce: nessun dietrofront sul disegno di legge per vietarla

Il Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha smentito le voci che circolavano riguardo al ritiro del disegno di legge per vietare la carne coltivata. La richiesta all'Ue, come c'era da aspettarsi, è stata solo posticipata per dare tempo al Parlamento di votare il DDL

Pochi giorni fa, era trapelata la notizia del ritiro della notifica dell’Italia all’Ue sul disegno di legge relativo al divieto di produrre e vendere carne coltivata nel nostro Paese. Come già preannunciavamo in un precedente articolo, lo stop al DDL è solo momentaneo e il ministro Lollobrigida è prontamente intervenuto per ribadire la posizione del Governo sull’argomento.

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Il ministro ha rilasciato delle dichiarazioni molto nette, prendendosela in particolare contro la trasmissione Report che aveva fatto sapere del ritiro del DDL sulla carne sintetica.

In un post su Facebook, il ministro spiega:

Si tratta solo di una questione formale. È stata ritirata la notifica all’UE, per rispetto nei confronti del lavoro del nostro Parlamento. Una procedura attivata in altre occasioni, non solo dall’Italia.

e continua:

Il DDL ha già avuto il VIA LIBERA in Senato, è stato appena APPROVATO in Commissione alla Camera e a breve verrà discusso e, io ritengo, approvato dall’Aula di Montecitorio.

Come ci si aspettava, dunque, l’iter del DDL che vuole vietare la carne coltivata andrà avanti e la mossa di posticipare la richiesta all’Ue è dovuta solo alla scelta di aspettare l’imminente voto del Parlamento.

Nessun passo indietro quindi:

Non solo non ritiro il DDL, ma sono più convinto che mai di dover dar corso alle indicazioni dei Comuni, delle Regioni (tutte) e dei milioni di cittadini Italiani che ci hanno chiesto esplicitamente di proteggere la nostra salute e la nostra economia. Su questa battaglia di civiltà, come su tutti gli impegni assunti dal Governo, andiamo avanti. Senza alcun passo indietro.

Davvero l’Italia perderà l’occasione di immettere sul mercato un prodotto che la scienza considera sicuro e che non produce sofferenza animale?

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Fonte: Francesco Lollobrigida Facebook

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