Un nuovo studio sulla carne macinata in vendita nei negozi degli Stati Uniti ha rivelato che oltre il 20% dei prodotti presenta errori di etichettatura. Il Programma di Scienze Alimentari della Chapman University ha messo alla prova la carne in commercio in due studi separati.
Scandalo carne di cavallo, le preoccupazioni passano dall’Europa agli Usa. Un nuovo studio sulla carne macinata e sulla selvaggina in vendita nei negozi degli Stati Uniti ha rivelato che oltre il 20% dei prodotti presenta errori di etichettatura. Il Programma di Scienze Alimentari della Chapman University ha messo alla prova la carne in commercio in due studi separati.
Entrambi gli studi hanno rivelato risultati sorprendenti. Agli errori di etichettatura si affianca infatti la presenza di carne di cavallo, carne di castoro e di altre specie animali insolite che non dovrebbero essere contenute in questi prodotti.
Siamo davanti a un nuovo scandalo della carne di cavallo, simile a quello che aveva colpito l’Europa due anni fa? Negli Stati Uniti di fronte ai nuovi studi stanno nascendo serie preoccupazioni etiche e di salute. Perché così tanto scalpore per la presenza di carne di cavallo non indicata in etichetta? La motivazione è molto semplice: negli Usa molto difficilmente si trova in vendita della carne di cavallo e in alcuni Stati è vietato per legge macellarla e servirla nei ristoranti.
È incredibile, ma pare che gli studi da poco condotti dalla Chapman University rappresentino le prime indagini approfondite sulla carne in commercio negli Usa dal 1995. Il primo studio ha preso in considerazione soprattutto la carne macinata fresca e congelata in vendita nei negozi di alimentari degli Usa e ne ha testato il reale contenuto.
La miscela di carni provenienti da diversi stablimenti potrebbe dare vita a contaminazioni incrociate e al rischio di trattamenti non monitorati, soprattutto per quanto riguarda la carne di cavallo, che non è regolamentata dall’USDA.
La combinazione di carni differenti, anche provenienti da animali che non dovrebbero rientrare nei prodotti in questione, fa temere per la salute dei consumatori e per il loro diritto di conoscere esattamente gli ingredienti dei prodotti in vendita.
Il secondo studio si è concentrato sulle carni da selvaggina e su prodotti più costosi rispetto alla carne macinata, con 54 campioni provenienti da rivenditori online. 10 di questi campioni sono risultati etichettati in modo errato. Alcuni prodotti contenevano carne di castoro, un alimento raramente presente sulle tavole americane.
In generale i prodotti presi in considerazione risultavano mal etichettati o contenevano varietà di carni che non avrebbero dovuto essere presenti. La carne macinata di manzo, etichettata come tale, ad esempio non dovrebbe contenere carne di cavallo, nel rispetto dei consumatori e delle procedure industriali. Nel 2013 lo scandalo della carne di cavallo aveva colpito l’Europa, ma al riguardo non erano state effettuate indagini approfondite negli Usa.
Da dove proviene la carne di cavallo e di altri animali non segnalata in etichetta ma inclusa effettivamente nei prodotti? La sua produzione rispetta le regole sanitarie o può comportare dei rischi per la salute dei consumatori?
Marta Albè
Fonte foto: Vemag
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