FAO: dimezzare la fame nel mondo entro il 2015. Dieta vegan per accelerare l’obiettivo

Dimezzare la fame nel mondo entro il 2015? Sì, forse possiamo crederci. È quanto riporta il Rapporto sullo Stato dell'insicurezza Alimentare nel mondo (Sofi) presentato ieri dalla Fao, con Ifad e Pam, dal quale emergono le attuali stime di denutrizione e i progressi raggiunti dai Paesi in Via di Sviluppo

Dimezzare la fame nel mondo entro il 2015? Sì, forse possiamo crederci. È quanto riporta il Rapporto sullo Stato dell’insicurezza Alimentare nel mondo (Sofi) presentato ieri dalla Fao, con Ifad e Pam, dal quale emergono le attuali stime di denutrizione e i progressi raggiunti dai Paesi in Via di Sviluppo.

Purtroppo, sostiene il Rapporto, la fame nel mondo è ancora un fenomeno presente e preoccupante poiché ad oggi sono 805 milioni di persone a soffrirne di cui 791 milioni solo nei Paesi in Via di Sviluppo. Allo stesso tempo, però, gli affamati sono ben 209 milioni in meno rispetto al 1990/92 e 100 milioni in meno se confrontati con 10 anni fa. Dati incoraggianti, soprattutto perché potrebbero dimostrare che l’Obiettivo di Sviluppo del Millennio di dimezzare la percentuale di persone sottonutrite nei paesi in via di sviluppo è a portata di mano già nel 2015.

Obiettivo ambizioso quello dell’eradicazione della fame, ma a quanto pare non impossibile. Ecco perché è necessario un impegno politico al più alto livello con la sicurezza alimentare e la nutrizione come priorità nell’agenda politica, che punti ad uno sviluppo economico, ad una coordinazione di stati e di organizzazioni internazionali e ad una maggiore attenzione all’ambiente.

Ma come accelerare il processo?

Sulla questione è intervenuta la LAV che in una nota sottolinea come il modo migliore e più efficace per raggiungere l’obiettivo sarebbe la sostituzione delle proteine animali con le proteine vegetali. Anche la FAO aveva più volte dimostrato una certa inclinazione a questo modello alimentare alternativo alle proteine animali che lei stessa, dopotutto, ritiene fallimentare in quanto sempre più insostenibile a livello ambientale.

fao rapporto sofi

Le risorse investite per l’alimentazione vegetariana (o vegana) sarebbero sostanzialmente minori di quelle consumate per garantire l’alimentazione a base di proteine animali per tutti gli abitanti del pianeta e si avrebbe a disposizione 10 volte più cibo, senza contare che ne i vantaggi sulla salute umana e per il pianeta stesso.

L’ipotesi vegetariana (e vegana) potrebbe essere una delle tante soluzioni (insieme con azioni politiche mirate) per sconfiggere la fame nel mondo?

Cristiana Priore

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