Ulteriori risvolti in quel che è stato ribattezzato come l’“horse meat gate”, lo scandalo inglese della carne di cavallo trovata negli hamburger di manzo. Anche la nota catena di fast food Burger King ha dovuto confessare di essere stata coinvolta, nonostante le smentite iniziali. I risultati dei test del DNA condotti negli stabilimenti irlandesi di uno dei suoi fornitori, la Silvercrest di Monaghan, uno dei più grandi produttori di hamburger in Europa con 140 addetti, hanno rivelato che alcuni dei suoi hamburger di manzo erano contraffatti con carne di cavallo.
Ulteriori risvolti in quel che è stato ribattezzato come l'”horse meat gate“, lo scandalo inglese della carne di cavallo trovata negli hamburger di manzo. Anche la nota catena di fast food Burger King ha dovuto confessare di essere stata coinvolta, nonostante le smentite iniziali.
I risultati dei test del DNA condotti negli stabilimenti irlandesi di uno dei suoi fornitori, la Silvercrest di Monaghan, uno dei più grandi produttori di hamburger in Europa con 140 addetti, hanno rivelato che alcuni dei suoi hamburger di manzo erano contraffatti con carne di cavallo.
Mentre i governi di Irlanda e Regno Unito hanno scoperto che all’origine della frode c’è una fabbrica polacca in cui la materia prima degli hamburger veniva realizzata con una mistura di carne di manzo e carne equina e le autorità tranquillizzano sui pericoli per la salute dei consumatori, in un comunicato diffuso da The Guardian, Burger King ha confessato tutto.
“I nostri risultati dei test indipendenti sul Dna eseguiti sui nostri prodotti prelevati dai ristoranti sono risultati negativi – si legge nella nota-. Tuttavia, quattro campioni prelevati dal recente impianto di Silvercrest hanno evidenziato la presenza di tracce molto piccole di DNA equino. Nelle ultime 36 ore abbiamo stabilito che Silvercrest ha utilizzato una piccola percentuale di carni bovine importate da un fornitore non approvato in Polonia. Avevano promesso di consegnare hamburger 100% di manzo britannico e irlandese e non lo hanno fatto. Questa è una chiara violazione delle nostre specifiche e per questo abbiamo terminato il nostro rapporto con loro“.
Diego Beamonte, vice presidente della qualità di Burger King ha spiegato che la società è stata “profondamente turbata dai risultati della nostra indagine e chiediamo scusa ai nostri ospiti, che si affidano a noi per avere hamburger di manzo di qualità al 100%“. I test del DNA equino non sono una pratica standard utilizzata nella produzione di carni bovine, conclude il vice presidente, “ma l’azienda valuterà se effettuare controlli aggiuntivi, tra cui i test del DNA e altre analisi avanzate, per la tracciabilità sarà necessario“.
Roberta Ragni
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