La ricetta del budino di riso (alla robinia o al sambuco o alla vaniglia). Facile, buono e sano, molto digeribile e pure economico.
La ricetta del budino di riso (alla robinia o al sambuco o alla vaniglia). Facile, buono e sano, molto digeribile e pure economico.
Ingredienti:
- 500ml di latte di riso (qui la ricetta per farlo in casa)
- 30g di zucchero di canna grezzo
- la scorza di un limone bio
- 2 cucchiai belli pieni di farina di riso
- 2 cucchiaini rasi di agar agar
- per aromatizzare: a scelta (e in base alla stagione: robinia primavera, sambuco estate, in alternativa vaniglia)
- un grappolino di fiori di robinia (50g + un qualcuno per decorare) (infuso di fiori di Robinia: antiacido).
- un rametto di fiori di sambuco (50g + un qualcuno per decorare) (infuso di fiori di Sambuco: antinfiammatorio per le vie respiratorie).
- un baccello di vaniglia (scavare il baccello e poi mettere sia i chiccolini sia il baccello) (la vaniglia ha proprietà stimolanti ed antisettiche).
Procedimento
Portate a bollore il latte, aggiungete i fiori (solo le corolle col pistillo) oppure la vaniglia, spegnete la fiamma, coprite e lasciate riposare e raffreddare. Filtrate con un colino il latte, rimettetelo in un tegame, versate la farina di riso, mescolate bene con una frusta per evitare che si formino grumi, aggiungete anche lo zucchero e la scorza di limone, mettete sul fuoco fino a che inizia a bollire, aggiungete l’agar agar e mescolate bene, lasciando il fuoco vivo ancora per 30 secondi, poi spegnere. Versate il composto in una forma per budini o in 4 stampini e riponete in frigorifero per alcune ore fino a che sia solidificato.
Nella mia variante ho disposto dei savoiardi sul fondo dello stampo prima di versare il composto, bagnati con sciroppo di limone oppure, per la variante vaniglia esageriamo: qualche goccia di rum bourbon (ottenuto dal fagiolo di vaniglia).
Al momento di servire, immergere il fondo del recipiente in acqua calda e poi capovolgerlo su un piattino ed eventualmente decorare coi fiori messi da parte.
Testi e foto: Angelica Pons
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