Addio alla carne a Soleschiano di Manzano che diventa il primo borgo storico italiano veg. La svolta arriva in Friuli Venezia Giulia dove due sorelle, Isabella e Tiziana Pers, hanno scelto il giorno di Pasquetta, per lanciare l’iniziativa.
Addio alla carne a Soleschiano di Manzano che diventa il primo borgo storico italiano veg e a Rifiuti Zero. La svolta arriva in Friuli Venezia Giulia dove due sorelle, Isabella e Tiziana Pers, hanno scelto il giorno di Pasquetta, per lanciare l’iniziativa.
“La necessità di porre attenzione verso la vita in ogni sua forma e di ricercare un nuovo equilibrio uomo-natura è il punto cardine che l’umanità deve affrontare in questa era storica e geologica per fermare il cambiamento climatico in atto. A 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il suo pensiero nei confronti del regno animale e l’estremo rispetto per il mondo naturale ritornano nella nascita di un borgo per ripensare gli attuali squilibri degli ecosistemi e per porre ogni vita al centro”, scrivono le ideatrici nell’evento Facebook dell’iniziativa.
Il Progetto borgo di Soleschiano coinvolge: RAVE East Village Artist Residency, l’Agriturismo Vegetariano al Rôl dei Conti di Maniago – da Anna, con annesso B&b, e la produzione della Birra Agricola Lippo.
Nello specifico, si va così a promuovere la ricerca e il dialogo interdisciplinare tra arte, scienza, filosofia e architettura nel borgo, dove il menù è vegano per tutti e dove vivono animali salvati dal macello.
Dunque, da Pasquetta, il borgo friulano diventa veg friendly non solo però a livello culinario perché da adesso in poi, ogni attività, dai laboratori per bambini, ai concerti fino alle passeggiate sensoriali, avrà come filo conduttore il rispetto della natura e degli animali.
“Il punto di partenza per ripensare la vita del borgo secondo una prospettiva biocentrica sta nell’intenzione di ripristinare un equilibrio virtuoso tra uomo e natura, specie alla luce dell’urgenza climatica, che tanto sollecita l’attenzione dell’opinione pubblica negli ultimi tempi”, dicono ancora.
Ma non solo, il progetto Rave che da tempo è affermato nel caratteristico borgo, è una sorta di arca degli animali. In un gesto di responsabilizzazione etica, avviene un baratto: in cambio di un dipinto degli artisti che hanno sposato il progetto, gli allevatori cedono i propri animali destinati al macello, che nel borgo trovano una nuova vita grazie a campi e vegetazione sconfinata.
Il progetto si avvale anche della collaborazione di Sea Shepherd Fvg, Fridays For Future Udine, Animalisti Italiani sede di Udine, Hemp Revolution, I-Care Onlus, Associazione Amici di Poldo. E ancora, il progetto aderisce a Zero Waste FVG o Zero rifiuti, la strategia di gestione dei rifiuti che li considera non come scarti ma come risorse per creare nuovi materiali.
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Dominella Trunfio