La birra Ichnusa si tinge di verde. Il marchio sardo di recente ha rilanciato il vuoto a rendere inaugurando la nuova linea green di bottiglie
La birra Ichnusa si tinge di verde. Il marchio sardo di recente ha rilanciato il vuoto a rendere inaugurando la nuova linea green di bottiglie.
Si chiama Vuoto a buon rendere. Sarà il tappo verde a contraddistinguere la nuova bottiglia insieme alla scritta “rispetto, riuso e impegno“ presente nel collarino. Essa sarà destinata soprattutto ai bar e alla ristorazione ma è disponibile anche nei formati da 33 e 25 cl.
Di recente, inoltre, è stato presentato ad Assemini (Cagliari) il nuovo impianto di produzione che ha permesso allo storico birrificio sardo di ridurre sempre più la quantità di vetro utilizzato.
Grazie all’iniziativa “Vuoto a buon rendere” infatti si potrà riutilizzare la stessa bottiglia per oltre vent’anni. Il progetto dai sondaggi è stato apprezzato da 9 sardi su 10. Una volta svuotata, infatti, la bottiglia dovrà essere restituita e tornerà a essere riutilizzata.
“Riuso, impegno e rispetto. Tre parole chiave che rappresentano il circolo virtuoso del vuoto a rendere” spiega l’azienda. “Questa pratica che altrove è andata persa, in Sardegna resiste ancora ed è una tradizione consolidata e virtuosa. Le bottiglie così sono riutilizzate anche per vent’anni. Hanno una storia e danno un messaggio importante: il rispetto verso l’ambiente”.
I vantaggi sono molteplici, da una parte riguardano la riduzione delle missioni legate alla produzione e al trasporto del vetro, dall’altra si riflettono sulla produzione e lo smaltimento di rifiuti.
“Ogni bottiglia restituita, è una bottiglia che non viene abbandonata” continua l’azienda.
Se amate questa birra, da adesso in poi preferite quella col tappo verde.
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Francesca Mancuso