Bimbo denutrito finisce in ospedale, genitori vegani indagati

Un bambino di circa un anno è stato ricoverato all'ospedale Mayer di Firenze. Accusava dei malori e i medici gli hanno diagnosticato uno stato di denutrizione. Questo ha fatto subito scattare da parte della procura di Pisa un'indagine a carico dei genitori, entrambi vegani. L'ipotesi è quella di maltrattamenti in famiglia. Ma come stanno davvero le cose?

Un bambino di circa un anno è stato ricoverato all’ospedale Mayer di Firenze. Accusava dei malori e i medici gli hanno diagnosticato uno stato di denutrizione. Questo ha fatto subito scattare da parte della procura di Pisa un’indagine a carico dei genitori, entrambi vegani. L’ipotesi è quella di maltrattamenti in famiglia.

È accaduto così che, in men che non si dica, il caso del bambino denutrito sia diventato subito un pretesto per denigrare la scelta alimentare vegana. E il pensiero vola veloce al caso della mamma francese che ha perso la custodia del figlio proprio perché vegana. Preoccupati di non vedere il neonato aumentare normalmente di peso, Céline e Julien, avevano fatto visitare il piccolo Joachim.

I medici avevano così scoperto che il bambino pesava solo 4.950 kg, meno del peso medio di un bambino della sua età. Sul posto intervennero subito gli assistenti sociali e la mamma fu accusata di aver imposto il suo regime alimentare, privo di crudeltà e derivati animali, al bimbo, ostacolandone la crescita. Ma come stanno davvero le cose?

“Se i genitori non hanno prestato attenzione al regime alimentare del proprio figlio, non è perché sono vegani, ma semplicemente perché sono stati forse colpevolmente superficiali. Ma preferiamo non entrare in merito a questo caso specifico, perché ancora non sono chiari i dettagli ed è quindi inutile e sbagliato tirare conclusioni affrettate, chiarisce subito il Progetto Vivere Vegan Onlus.

L’eventuale irresponsabilità dei genitori del piccolo vegano, aggiunge poi la Lav, è in percentuale un fatto limitato in rapporto all’incredibile percentuale di bambini onnivori obesi (9,8%) e in sovrappeso (20,9%) di cui di cui l’Italia è leader negativa a livello europeo, con le relative patologie connesse ed elevati costi per il Servizio Sanitario nazionale.

“Purtroppo, nonostante le evidenze scientifiche, la stragrande maggioranza dei pediatri sconsiglia ancora un’alimentazione priva di ingredienti animali, costringendo molti genitori alla rinuncia, oppure ad un rischioso “fai da te”. Al di là del caso specifico di questo bimbo ricoverato nell’ospedale di Firenze per denutrizione, al quale auguriamo una pronta guarigione e ai suoi genitori una felice soluzione di questa vicenda, in tema di scelta veg esiste molta disinformazione e preconcetti diffusi, continua la Lega Antivivisezione.

Eppure, l’American Dietetic Association (ADA), una delle più autorevoli fonti in materia di nutrizione, sostiene che:

· “le diete latto-ovo-vegetariane e vegane (senza alcun ingrediente di origine animale) soddisfano i fabbisogni di nutrienti e di energia delle donne gravide;

· le diete vegane e latto-ovo-vegetariane, pianificate in modo appropriato, soddisfano i bisogni nutrizionali di neonati, bambini e adolescenti e inducono una crescita normale

Un altro studio indica che:

· l’alimentazione vegana nei bambini può ridurre il rischio di contrarre alcune patologie croniche dell’età adulta (es. diabete, obesità, malattie cardiovascolari), che hanno la loro origine in età infantile;

· i bambini vegani introducono più basse quantità di grassi totali, grassi saturi e colesterolo rispetto ai bambini onnivori, che tipicamente hanno introiti di grassi saturi e grassi totali superiori ai livelli suggeriti dalle linee guida dietetiche;

· i bambini vegani hanno più elevati introiti di frutta e verdura, come viene documentato dalla loro più elevata assunzione di vitamina C.

· L’alimentazione vegana mette a contatto i bambini con una grande varietà di cibi vegetali integrali, che possono aiutarli a stabilire abitudini dietetiche salutari per tutta la vita.

Bambini vegani, sì o no? Quello che può essere utile è sicuramente un approfondimento sulla corretta alimentazione (vegan e non), anche se purtroppo sono ancora troppo pochi gli ambulatori e i pediatri informati,

Ai genitori che desiderassero, quindi, farsi un’idea veritiera di come debba essere un’equilibrata alimentazione tutta vegetale del bambino, salvo per il latte materno , segnaliamo l’utile sito di approfondimento Genitoriveg.com e alcune letture utili:

– una guida preziosissima che illustra i benefici di una dieta veg fin dall’età pediatrica è rappresentata da “VegPyramid Junior” (L. Pinelli, I. Fasan e L. Baroni, Edizioni Sonda). Le tabelle nutrizionali, i menu giornalieri e le linee guida conducono il genitore, il pediatra e la dietista scolastica in un percorso adatto ad affrontare i fabbisogni alimentari di questa fase della vita, differenti non solo da quelle dell’adulto, ma anche a seconda delle varie fasce d’età. Gli autori sono esperti e appassionati, il contenuto di grande completezza e praticità: i menu completi ed equilibrati spaziano, ritagliati su misura, da 1 a 18 anni di età. Le informazioni nutrizionali sugli alimenti e i gruppi di nutrienti fondamentali, le indicazioni sulle principali patologie causate da un’alimentazione squilibrata, l’analisi dei bisogni e fabbisogni energetici delle diverse fasce d’età, le indicazioni per i menu delle mense scolastiche e suddivisi a seconda dell’apporto calorico.

– Ma non è il solo. Gravidanza, allattamento e svezzamento vegan e oltre 350 ricette – che spaziano dalle prime pappe per lo svezzamento, dai piatti più elaborati e gustosi, fino ai dolci e alle pizze – sono il cuore di “La cucina etica per mamma e bambino” (E. Barbero e A. Segone, Edizioni Sonda). Tutto creato pensando proprio al fatto che i bambini non sono dei piccoli adulti, hanno esigenze diverse e uniche, e tenendo conto del desiderio dei genitori di accompagnare i figli alla scoperta del cibo, in modo sano, etico, fisiologico, piacevole e connesso alla vita.

– L’allattamento e lo svezzamento sono momenti cruciali della crescita dei bambini è, quindi, fondamentale approcciare queste fasi delicate con le giuste conoscenze evitando di cadere in radicati stereotipi come l’importanza della carne e del latte nei primi anni di vita: queste le considerazioni descritte nella settima edizione, aggiornata e ampliata, di un libro ormai classico come “Figli Vegetariani” di Luciano Proietti (Edizioni Sonda), medico chirurgo che per oltre 20 anni ha lavorato nel reparto di pediatria.

Roberta Ragni

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