Alla scoperta dell’azzeruolo, il frutto dimenticato da riscoprire prima che sparisca

Scopri l'azzeruolo, un frutto dimenticato ma ricco di sapore e benefici. Ideale da consumare fresco o trasformare in confetture, con proprietà antiossidanti, rinfrescanti e diuretiche

L’azzeruolo è un frutto che affonda le sue radici in tempi antichissimi, con origini che si perdono nella storia. Questa piccola bacca, conosciuta scientificamente come Crataegus azarolus, appartiene alla famiglia delle Rosaceae, la stessa di mele e pere. Originario dell’Asia Minore, l’azzeruolo si è diffuso successivamente in tutto il bacino del Mediterraneo, trovando in Italia un ambiente particolarmente favorevole. In passato, era molto apprezzato per la capacità di crescere in terreni poveri e di offrire un raccolto abbondante. Nonostante la grande diffusione vissuta in passato, oggi l’azzeruolo è poco conosciuto e coltivato, rientrando a pieno titolo tra i cosiddetti frutti dimenticati.

Caratteristiche dell’azzeruolo

L’azzeruolo si presenta come un piccolo frutto tondeggiante, di dimensioni simili a quelle di una ciliegia, con una buccia sottile che varia dal giallo al rosso, a seconda della varietà. La polpa è tenera e dolce, ma con una leggera acidità che lo rende unico. Il sapore ricorda una combinazione tra una mela e una pera, con una nota leggermente astringente, soprattutto quando il frutto non è completamente maturo.

Il frutto era molto diffuso nei secoli passati, quando rappresentava una risorsa importante per l’alimentazione quotidiana, sia fresco che essiccato o trasformato in confetture. La sua coltivazione era incentivata dal fatto che l’albero è estremamente resistente e adattabile a diversi tipi di terreno e condizioni climatiche, rendendolo ideale per le zone rurali meno fertili.

Perché l’azzeruolo è caduto in disuso?

L’azzeruolo è oggi quasi dimenticato, a causa di vari fattori legati all’evoluzione del settore agroalimentare. Con l’avvento della grande distribuzione e l’omologazione dei gusti alimentari, i frutti più diffusi sono diventati quelli che rispondono meglio alle esigenze logistiche, come la resistenza ai trasporti e la lunga conservabilità. L’azzeruolo, per contro, è un frutto delicato, che si deteriora rapidamente e richiede una certa attenzione nella raccolta e nel trasporto. Inoltre, il sapore particolare, sebbene apprezzato da molti, non si adatta ai palati moderni, spesso abituati a frutti più dolci e meno astringenti.

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Come gustare l’azzeruolo

L’azzeruolo è un frutto che non si conserva a lungo, è perfetto nelle macedonie e aggiunge un tocco di sapore nuovo e rinfrescante alle insalate. Per prolungare la conservazione degli azzeruoli, potete utilizzarli per preparare confetture o marmellate, sperimentare un liquore, oppure conservarli in alcool o sotto grappa.

Il modo migliore per apprezzare appieno le sue proprietà è consumarlo fresco, in questo modo, si possono sfruttare al massimo i benefici rinfrescanti, diuretici, ipotensivi e cardiotonici del frutto. Inoltre, l’elevata concentrazione di provitamina A nella polpa lo rende un potente antiossidante.

Consigli per la coltivazione dell’azzeruolo

Coltivare l’azzeruolo non è particolarmente difficile, e può rappresentare una scelta interessante per chi desidera riscoprire e valorizzare un frutto antico. L’albero di azzeruolo è molto resistente e può crescere in quasi tutti i tipi di terreno, anche se preferisce quelli ben drenati. Non richiede cure eccessive, se non una regolare potatura per mantenere la pianta in salute e favorire una produzione abbondante.

La pianta tollera bene sia il caldo che il freddo, ma soffre l’eccessiva umidità, che può favorire l’insorgere di malattie fungine. È consigliabile piantare l’azzeruolo in una posizione soleggiata, poiché la luce diretta favorisce la maturazione dei frutti e ne migliora il sapore. La raccolta avviene solitamente tra settembre e ottobre, quando i frutti assumono una colorazione intensa e si staccano facilmente dall’albero.

Ci sono tre tipi di azzeruolo: l’azzeruolo bianco d’Italia, l’azzeruolo rosso d’Italia,l’azzeruolo giallo del Canada

Azzeruolo bianco d’Italia

Questa pianta di media vigoria, dal portamento semieretto, produce frutti leggermente schiacciati e di dimensioni moderate rispetto ad altre varietà (circa 50 grammi per frutto).

La buccia esterna si presenta con una tonalità che varia dal bianco sporco al giallo pallido, ma è la polpa interna, di un giallo crema, a sorprendere con il suo sapore dolce, leggermente acidulo e ricco di aromi.

È importante fare attenzione mentre si gusta l’azzeruolo, poiché ogni frutto, indipendentemente dalla varietà, contiene fino a 7 semi molto duri.

L’azzeruolo è una scelta perfetta per chi desidera coltivare un frutto diverso dai soliti, che permette sia di riscoprire un sapore dimenticato che di contribuire alla salvaguardia della biodiversità.

Azzeruolo rosso d’Italia

L’azzeruolo Rosso d’Italia è un frutto di forma sferica, con una buccia rossa e un diametro che non supera i 3 cm. La sua polpa, di un colore giallo-verdognolo, offre un sapore piacevole, anche se leggermente più acidulo rispetto a quello delle varietà bianche e gialle.

Questo frutto cresce su alberi dal portamento espanso, caratterizzati da rami nodosi spesso ricoperti di spine, che rendono la raccolta, effettuata rigorosamente a mano, un’operazione piuttosto impegnativa.

Azzeruolo giallo del Canada

La varietà Giallo del Canada è un azzeruolo caratterizzato da una pianta dal portamento piuttosto slanciato. I suoi frutti, di piccole dimensioni e forma sferica, sono di un vivace colore giallo e contengono una polpa giallastra dal sapore particolarmente apprezzato. Al palato, questo azzeruolo si distingue per il suo gusto dolce, con poche note acide, a differenza delle varietà rosse e bianche.

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