La vitamina D è un composto essenziale per la salute e il benessere del nostro organismo. Ma cosa accade in caso di sovradosaggio?
La vitamina D è un composto essenziale per la salute e il benessere del nostro organismo. Ma cosa accade in caso di sovradosaggio?
La vitamina D è conosciuta come la “vitamina del sole”, perché il corpo la assorbe attraverso l’esposizione alla luce solare. E’ indispensabile poiché aiuta a rafforzare le ossa aumentando l’assorbimento di calcio e fosforo, per tale ragione durante la pandemia da Coronavirus, gli integratori di vitamina D hanno guadagnato popolarità come mezzo per mantenersi in salute. Tuttavia, assumere troppa vitamina D può fare più male che bene e vi sono segni specifici a cui dovresti prestare attenzione.
Lo studio
Una revisione di diversi studi ha scoperto che un maggiore apporto di vitamina D non porta sempre a un miglioramento della salute, anzi potrebbe addirittura diventare tossica. Un’eccessiva integrazione può portare all’ipercalcemia, ovvero quando troppo calcio si accumula nel sangue, si formano dei depositi nelle arterie o nei tessuti molli.
I sintomi dell’ipercalcemia comprendono:
- nausea
- vomito
- debolezza
- insufficienza renale
- anoressia
- nervosismo e prurito
I rapporti hanno dimostrato che la tossicità della vitamina D si verifica quasi esclusivamente nelle persone che assumono integratori a lungo termine e ad alte dosi. Gli effetti dell’intossicazione possono essere avvertiti nel corso di diverse ore, poiché la vitamina viene immagazzinata nel grasso corporeo e rilasciata lentamente nel flusso sanguigno.
Per chi assume vitamina D, i livelli compresi tra 40 e 80 ng/ml sono considerati salutari; un dosaggio superiore i 100 ng/ml può essere, invece, molto dannoso. Per diagnosticare l’intossicazione da vitamina D e ipercalcemia vanno effettuate delle analisi del sangue per indagare i livelli sierici di calcio. Si consiglia dunque di consultare il medico se sospettate questo possibile effetto collaterale degli integratori
Ulteriori ricerche hanno dimostrato che le donne anziane che assumono dosi elevate di integratori, potrebbero essere più soggette a cadute e rotture ossee. Quindi, anche se non c’è alcun dubbio sul fatto che la vitamina D e il calcio siano essenziali per la salute delle ossa, sembra che dosi molto elevate di integratori non siano benefici per la salute.
Questa è un’ulteriore prova che dosi eccessive di integratori non sono consigliabili e, in termini di salute delle ossa, una volta raggiunto un certo livello di assunzione aumentare tale quantità non porta alcun effetto positivo.
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Fonte: PubMed / Manuale MSD
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